24 anni fa… alberi e rapaci in libertà!


07/03/2016

24 anni fa… alberi e rapaci in libertà!



Lo spunto per ricordare quel giorno speciale, quel lontano 21 giugno 1992, lo abbiamo trovato nell’iniziativa di venerdì scorso, quando alcuni cittadini-parenti si sono ritrovati a villa Pamphilj mettendo a dimora sette nuovi alberi donati in memoria dei propri congiunti.
Ancora, in quello che ci apprestiamo a celebrare domenica prossima, insieme ai ragazzi dell’ASD RedFoxes, ai loro colleghi giapponesi, filippini, statunitensi, ai responsabili dell’ENPA e del Centro Recupero Fauna Selvatica presso il Bio Parco di Roma: una festa in onore della villa e dei suoi abitanti animali… “Save the Fox”!

Proprio come avevamo fatto allora, insieme alla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) ed al WWF: avevamo appena raccolto 30mila firme per difendere la villa e allontanato il pericolo di perdere il Casino dell’Algardi (preso di mira da Bettino Craxi) così, piantare alberi e partecipare ad una manifestazione che vedeva restituire la libertà ai rapaci feriti dai bracconieri ci parve una cosa bella e propositiva!

Eravamo ancora “comitato”, di lì ad un mese ci saremmo costituiti in associazione di fronte al Notaio Recchi: contattammo il Servizio Giardini, ci fornirono indicazioni sulle essenze più adatte, raccogliemmo i soldi tra noi ragazzi, un amico ci guidò negli acquisti presso uno dei più importanti vivai della Capitale… alla fine ci presentammo all’appuntamento con due querce da sughero (quercus suber), due lecci (quercus ilex) e due aceri (acer campestre)!

Numerosissimi furono i partecipanti, soprattutto perché la LIPU avrebbe liberato ben sei rapaci alla presenza di chi li aveva adottati contribuendo alle loro cure: tre diurni, ovvero due poiane e un falco pellegrino, e tre notturni… un barbagianni, un allocco, un gufo reale… meravigliosi, con i ragazzi della LIPU a mostrarceli illustrandone le capacità e le caratteristiche!
C’era anche Mario Pastore, noto giornalista televisivo e, allora presidente onorario di quella associazione.
Una giornata entusiasmante insomma, celebrata in un luogo ideale per tutti: le correnti ascensionali provenienti dal fondo valle (la zona alle spalle dell’attuale Vivibistrot) avrebbero favorito il reinserimento dei rapaci, mentre il prato di fianco alla struttura allora sequestrata dalla Magistratura per abusivismo edilizio ci era stato indicato come idoneo per la piantumazione.
Ed è così, perché ancora oggi, quelle piante… LE SUGHERE, I LECCI, GLI ACERI sono lì, con 26 anni sulle fronde… ed anche noi, con 26 anni (in più) sulle spalle!
Tutti con la stessa forza di volontà, con la stessa determinazione, gli stessi ideali… ancora con il desiderio di prendere in mano una pala e scavare… nel terreno come nell’indifferenza, nelle cose da scoprire come in quelle da mettere a dimora.
Perché restino a villa Pamphilj… oltre noi, ed anche per sempre… perché no?

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