“Chiudere per salvare.”


28/08/2023

“Chiudere per salvare.”



In questi giorni sono proseguiti una serie di abbattimenti a Villa Pamphilj, si tratta per la maggior parte dei casi di esemplari di Pino domestico, deceduti per colpa della famigerata Toumeyella parvicornis.
E’ inutile dire che è un gran dispiacere vedere questi giganti adagiati sul prato, orami privi di vita e anneriti dalla malattia. Sono stati “tirati giù” secondo quanto stabilito dal Regolamento del Verde, ovvero per “necessità e urgenza, derivante da rischio per la pubblica incolumità”.
Non vogliamo tornare sull’argomento potature e abbattimenti, trattato più volte su questa pagina soprattutto riguardo la modifica del famigerato articolo 33 (con il benestare di alcune Associazioni), ma evidenziare piuttosto quanto è possibile fare in futuro, sia per i pini che per altre piante, come il Bosso e la Palma, nel passato pesantemente attaccate da malattie o parassiti.
Quello che si può fare è sempre previsto nel Regolamento del Verde, ed è un articolo proposto e voluto fortemente proprio dalla nostra Associazione.
Si tratta della possibilità di chiudere la villa per poter eseguire tutti quei trattamenti necessari per la difesa fitosanitaria delle piante. E non parliamo solo della cosiddetta “endoterapia”, la tecnica con la quale si effettua sul tronco dell’albero delle iniezioni per difenderli dai parassiti o da altre patologie, ma anche di tutti quegli altri trattamenti che sono possibili fare senza però la presenza dei frequentatori. E’ specificato sia all’articolo 39 dello stesso Regolamento (Difesa Fitosanitaria), che nel successivi articoli 43 (Interventi a carattere gestionale) e 45 (Chiusura e apertura dei parchi storici).
Insomma, se quanto accaduto è figlia della mancanza di cure appropriate, oggi esiste la possibilità di intervenire anche chiudendo la villa integralmente o parzialmente.
Non ci sono quindi più scuse. Il futuro degli alberi di Villa Pamphilj (e di tutta Roma) dipende solo ed esclusivamente da una gestione mirata e competente. Serve quindi un piano programmatico corroborato da azioni di monitoraggio riguardante non solo la “conta” degli alberi esistenti, ma anche e soprattutto lo stato di salute, l’attuale collocazione (se a norma di Regolamento e non) e i fondi per le cure necessarie prevendendo anche eventuali chiusure di parchi o ville della Capitale.
Noi siamo disposti a rinunciare a villa Pamphilj per qualche giorno pur di far curare gli alberi e le piante che ci sono. E voi?
Leggi anche:
Articolo 39. Difesa Fitosanitaria
Comma 3. Tutti gli interventi di natura fitosanitaria in area pubblica devono essere obbligatoriamente preceduti da avviso visibile alla cittadinanza almeno 48 ore prima dell’intervento sia diurno che notturno, mediante cartelli e/o mezzi d’informazione locali. Nel caso di parchi o ville, laddove necessario, viene disposta la chiusura temporanea.
Articolo 43 Interventi a carattere gestionale
Comma 4. Per la salvaguardia della biodiversità specifica di ogni parco, il Dipartimento Tutela Ambientale può disporre la chiusura di porzioni dello stesso, rendendole accessibili solo per attività didattiche e scientifiche autorizzate.
Comma 5. Per la salvaguardia di particolari specie vegetali o animali il Dipartimento Tutela Ambientale può interdire il transito anche temporaneo in limitate porzioni del parco.
Articolo 45. Chiusura e apertura dei parchi storici
Comma 3. I parchi storici possono essere chiusi parzialmente e/o integralmente al pubblico:
b) in occasione di operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi di riqualificazione o restauro secondo le indicazioni degli Uffici capitolini preposti allo svolgimento dei lavori.

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