28/10/2022
“I 100 anni della legge che tutela il paesaggio.”
Ieri è stato il compleanno della legge che il grande filosofo Benedetto Croce ideò a difesa del paesaggio italiano. Ancora molto attuale, la legge n. 778 del 11 giugno 1922 o “Legge Croce” è una vera e propria pietra miliare perché per la prima volta introduce nella legislazione italiana la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico.
Nella relazione introduttiva della legge Croce sottolineava la necessità di una norma che ponesse “finalmente, un argine alle ingiustificate devastazioni che si van consumando contro le caratteristiche più note e più amate del nostro suolo”, così da “difendere e mettere in valore, nella più larga misura possibile, le maggiori bellezze d’Italia, quelle naturali e quelle artistiche”.
La legge è di grande attualità: all’art. 1 si legge che “Sono dichiarate soggette a speciale protezione le cose immobili la cui conservazione presenta un notevole interesse pubblico a causa della loro bellezza naturale o della loro particolare relazione con la storia civile e letteraria. sono protette altresì dalla presente legge le bellezze panoramiche”.
E ancora all’art. 5 ” E’ vietata l’affissione con qualsiasi mezzo di cartelli e di altri mezzi di pubblicità, i quali danneggiano l’aspetto e lo stato di pieno godimento delle cose e delle bellezze panoramiche di cui all’art.1/A”
Per Benedetto Croce la tutela del paesaggio e strettamente legata alla formazione dell’identità nazionale, in quanto il paesaggio “altro non è che la rappresentazione materiale e visibile della patria, coi suoi caratteri fisici particolari… con gli aspetti molteplici e vari del suo suolo, quali si sono formati e son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli”
Quanto sono attuali queste parole e quanto, troppo spesso, sono dimenticate.
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Foto fonte Getty Images