03/01/2023
“Povero Casale Rosso”.
Tutto solo, lì in mezzo al boschetto sopra al laghetto del Giglio. Preda negli anni di sbandati, writers, occupazioni abusive. Qualche anno fa sono state trovate anche un bel po’ di pallottole.
Nel corso degli anni, in questo casale, ne abbiamo visti di imbrattatori seriali, di ragazzi (perfino sopra al tetto!) a fare festa: insomma più o meno tutto il corollario di attività non proprio lecite.
Attività quasi sempre individuate, denunciate e messe in evidenza dall’Associazione per Villa Pamphilj e ovviamente lo continuiamo a fare, visto che a quanto pare nessun altro “ci mette mano”.
Circondato da erbacce, da qualche tempo è stato “corredato” da nuove scritte vandaliche: gialle, verdi, nere… insomma ce ne sono di tutti i colori.
D’altra parte chi vede mai nulla a villa Pamphilj? E poi controlli davvero pochini… insomma ma dove sono andate a finire le Forze dell’Ordine?
Per la sua “salvezza” c’è solo da sperare in una destinazione d’uso degna di questo nome: insomma speriamo che la Sovrintendenza Capitolina non cada nella solita e facile soluzione del bar-bistrot-caffè? Come ha scritto già Paolo Arca, la Sovrintendenza “sarà in grado di rispettare la visione di coloro che hanno fatto di questa villa, uno dei luoghi più belli di Roma, dove la parola d’ordine era un inno all’arte ed alla natura?”
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