11/06/2020
Aree giochi: questo lungo nastro non è carta igienica.
E per l’ennesima volta, invitiamo i frequentatori a rispettarne la funzione e chi li ha posizionato in applicazione di un legittimo provvedimento di Roma Capitale, a sanzionare
– chi rimuove la bandella gialla;
– chi fa utilizzare le attrezzature a coloro per i quali esercita la potestà genitoriale;
– chi viola (o fa violare) la normativa sul distanziamento sociale e/o sull’utilizzo della mascherina protettiva all’aperto quando non sia possibile mantenere la distanza di almeno un metro da altre persone.
Nell’audizione tenuta oggi alla Camera dei Deputati, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha chiarito come l’epidemia non sia affatto terminata (https://www.globalist.it/…/il-ministro-speranza-il…) e ancora una serie di precauzioni da mantenere e normative da rispettare.
Le immagini che mostriamo sono quelle delle tre aree giochi di villa Pamphilj stamattina: ecco, laddove qualcuno non fosse (legittimamente) d’accordo con quanto vigente e applicato, ci permettiamo di suggerire un approccio un po’ più maturo che non la rimozione di presidi posti a tutela della salute pubblica e la scusa dei bambini per sminuire le proprie (ir)responsabilità.
Raccolta di firme, interrogazioni a Sindaco e Giunta, ricorso al TAR e, nel caso, anche azioni di disobbedienza civile indette e tenute personalmente (non usando i bambini) in presenza della stampa e delle Forze dell’ordine, di fronte alle quali ciascuno possa assumersi le responsabilità, conseguenza dell’atto di cui si è convinti sostenitori.
Perché il diritto di dissentire, invocato ed esercitato come lo abbiamo visto fare fino ad oggi non si trasformi, anche lui, in un lungo nastro di carta igienica!
NB: il discorso vale ovviamente per ogni realtà similare ma viste le polemiche dei giorni scorsi, l’ennesimo intervento di bandellamento della Polizia Roma Capitale e l’audizione del Ministro della Salute ci è sembrato opportuno puntualizzare come dobbiamo comportarci.. tutti.
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