29/09/2023
Certo che anche la segnaletica…
non sta messa proprio bene.
Prendete per esempio quella che si trova presso l’ingresso di viale Leone XIII n. 8 (ovvero piazzale Martin Luther King). E’ ridotta in condizioni pietose.
Il cartello di divieto che si trova nell’area antistante è abbattuto a terra, esamine. Il palo che lo sorreggeva è spaccato a metà, ed è anche pericoloso esposto com’è.
Il cartello di divieto d’ingresso a villa Pamphilj è illeggibile perché completamente ricoperto da adesivi e da scritte.
Vogliamo parlare di quello che si trova appena entrati? E’ un cartello segnaletico di prescrizione (divieto) e indica la velocità massima consentita per le biciclette (eh sì avete capito bene le bici possono andare massimo a 10 chilometri orari, ma questa è un’altra storia) e per le auto che hanno il permesso di transito.
Ebbene questo povero segnale è messo davvero male: il numero 10 praticamente si legge a malapena perché addobbato da adesivi di ogni tipo e forma. In poche parole, è orrendo.
E che ne dite di quello che sta attaccato nel medesimo palo? Lo hanno messo da poco, ed indica le norme di comportamento da tenere all’interno dell’area cani, che in verità si trova parecchio lontano .. però a parte questo: un brutto TAG lo deturpa ed impedisce di leggere quanto c’è scritto sopra.
Tutto questo corollario di segnali e cartelli sporchi, rotti, imbrattati rende questo ingresso tra i più brutti di Villa Pamphilj: ma anche gli altri non sono da meno.
Ci vorrebbe per ognuno di loro un restyling, prevedendo anche una serie di cartelli e segnali nuovi che indichino i divieti, i numeri utili.. e poi anche una mappa della villa utile soprattutto ai turisti stranieri, incontrati il più delle volte con aria spaesata ed interrogativa.
Tutto ciò è previsto nel buon vecchio Regolamento del Verde, lo sappiamo bene perché è stata una delle richieste che abbiamo seguito personalmente, così come la possibilità di mettere delle bacheche agli ingressi, utili per scongiurare il corollario di spazzatura creata dai volantini “faidate” tutt’ora onnipresenti ovunque.
Ma a parte l’effettivo ritardo dell’Amministrazione a posizionare i suddetti cartelli (chissà forse per il Giubileo 2025 si palesa qualcosa?), qui i principali responsabili del degrado e della fatiscente visione che si appalesa davanti agli occhi di tutti è esclusivamente di chi scambia un cartello, una cancellata, un muro, un segnale per una tavolozza personale multiuso, gratuita.
Tanto a pagare siamo tutti noi (e villa Pamphilj). Che problema c’è.
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