05/07/2020
Dopo 55 anni, 9 passi carrabili: ma se c’è chi non li rispetta…
Pensate, cinquantacinque anni per veder riconosciuti nove dei dodici ingressi pubblici a villa Doria Pamphilj “passo carrabile”, di cui un anno, solo per far stanziare i 300 EURO necessari a realizzare i nove cartelli!
La richiesta giaceva da anni negli uffici dell’Amministrazione (inclusi quelli del Municipio e della Polizia Roma Capitale) ma solo un paio di settimane fa, il locale Servizio Giardini ha potuto finalmente fissare i segnali del CODICE STRADALE agli ingressi.
La necessità di questo intervento si è resa pressante in seguito alla brutta abitudine di frequentatori della villa e di fornitori del Vivibistrot che, negli anni, hanno cominciato a parcheggiare e sostare nello specchio di accessi attraverso i quali DEVONO POTER ACCEDERE SENZA ALCUNA LIMITAZIONE, PERDITA DI TEMPO, CONDIZIONAMENTO E MANOVRE, veicoli di Primo Soccorso, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’ordine, dell’Amministrazione, del Servizio Giardini, delle aziende incaricate di interventi per conto di Roma Capitale e, non ultimi, quelli muniti di contrassegno per disabili.
Come anche i pedoni, le carrozzine, le carrozzelle, gli anziani e le persone con difficoltà a deambulare.
Nove ingressi, dunque, di cui 5 nella parte EST
– via di san Pancrazio n.10
– via Vitellia n.76
– via Vitellia n.102
– via Leone XIII n.30
– via Leone XIII n.74
… e 4 nella parte OVEST
– via Leone XIII n.75
– largo Martin Luther King n.8
– via della Nocetta n.30
– via Aurelia Antica n.327
Sono rimasti fuori ovviamente i due ingressi pedonali (piazza di San Pancrazio n.9A e via Vitellia/largo Grigioni n.90) ma anche l’ingresso di via Aurelia Antica n.183 perché privo dei requisiti previsti dalla Legge.
Una vera jattura, legata anche alla struttura del portone in legno, la cui parte superiore è permanentemente bloccata da un lucchetto: di qui, un’ambulanza o un mezzo similare NON possono accedere.
E, per ora, NON possono accedere neanche da due ingressi dichiarati “passo carrabile”: via Leone XIII n. 75, perché ha uno scalino troppo pronunciato e impossibile da superare; largo Martin Luther King n.8 perchè il viale a valle è devastato da una vera e propria trincea, impossibile da superare.
Ma situazioni analoghe (SULLA MAPPA SONO INDICATE CON UN FULMINE ROSSO) sono riscontrabili in altre aree di villa Pamphilj dove i viali, sconvolti dalle acque piovane presentano canali e frane che impediscono il transito di veicoli autorizzati o necessari per qualsiasi intervento, anche quelli di Primo Soccorso.
E’ ovvio dunque che, senza il recupero di una corretta viabilità, l’accessibilità assicurata sulla carta dalla recente istituzione di 9 passi carrabili… rimarrà, in parte, appunto solo sulla carta!
Allo stesso modo, fintanto gli agenti del XII Gruppo Polizia Roma Capitale non faranno rispettare quanto previsto dal Codice della Strada anche sugli ingressi di via Vitellia n.102 e via Leone XIII n. 30 quanto ottenuto dopo 55 anni non servirà a nulla.
Facciamo i conti: 12 ingressi pubblici, 9 passi carrabili di cui 2 NON utilizzabili (via Leone XIII n.75 e largo Martin Luther King n.8) e 2 spesso ostruiti (via Vitellia n.102 e via Leone XIII n.30)… TOTALE, SOLO 5 INGRESSI PERFETTAMENTE PRATICABILI.
Un po’ pochi per 184 ettari di villa pubblica, per i suoi frequentatori più esposti, per chi è impegnato nel garantire servizi, soccorsi e sicurezza.
Chi da giorni mal tollera quanto stiamo documentando (il civico 102 di via Vitellia ostruito) e coloro a cui Roma Capitale affida il rispetto delle Leggi, dei Regolamenti e del Codice della Strada, riflettessero attentamente: se la situazione non dovesse recuperare quanto vi trovano prescritto, l’Associazione per Villa Pamphilj procederà con circostanziate denunce presso la Procura di Roma.
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