Due volte orfano.


11/01/2019

Due volte orfano.



Orti di Pace, colonia dei giovani lavoratori: questa è la storia di un orfano, uno dei ragazzini accolti e istruiti nella struttura sorta nel 1921 a villa Doria Pamphilj in seguito alla generosa concessione del Principe Filippo Doria Pamphilj che mise a disposizione un podere ed una casa colonica a cui si aggiunsero presto un appezzamento di proprietà Piccolomini ed alcuni padiglioni.
Le Colonie dei Giovani Lavoratori erano nate già nel 1917 per assistere gli orfani di caduti e profughi della Grande Guerra, istruirli all’agraria e fornirgli un’istruzione… funzione che continuarono a svolgere nei decenni successivi, fino all’inizio degli anni ’70.

Il “nostro” è l’ultimo di migliaia di orfani passati di qui, l’unico che abbia vissuto praticamente l’intera sua vita al servizio della villa (dunque anche al nostro) e, come l’altro giardiniere/custode, domani verrà allontanato e abbandonato in mezzo ad una strada dal Comune di Roma (non stiamo esagerando).

Oggi sessantottenne, era cresciuto e diplomato negli Orti di Pace ma, a 18 anni, vista la sua bravura, gli fu chiesto di rimanere per affiancare i più giovani ed inesperti: continuò così ad abitare all’interno di un casale ma, a 23 anni, persa la mamma, cercò lavoro all’esterno, trovandolo come biologo e giardiniere presso l’Ambasciata americana.
Due anni dopo, nel 1976, un concorso comunale gli permise di tornare a lavorare nel luogo che lo aveva cresciuto e nel 1991 prese il posto di un precedente giardiniere/custode, svolgendo ambedue i ruoli per 28 anni: da allora, ogni mattina ed ogni sera, partendo dall’appartamento fatiscente ricevuto al primo piano del Casale Balzarini (sede del Servizio Giardini della villa) ha aperto e chiuso PUNTUALMENTE (con il collega) i 12 cancelli di villa Pamphilj, dedicando il resto della giornata alla cura del verde comunale.

In questi sessantotto anni ha visto e vissuto tante cose, belle e brutte come tutti… di cui molte, moltissime, avvenute all’interno di villa Doria Pamphilj.
Alcune estremamente interessanti per chi, come noi dell’Associazione, cerca di dare una spiegazione a tanti avvenimenti: quelli entusiasmanti e quelli curiosi, quelli incomprensibili e quelli, da sempre, sospetti.
Da domani sarà orfano per la seconda volta e chi lo renderà tale è un’Amministrazione che dopo aver fatto finta di non sapere che in quest’anno lui ed il collega hanno aperto e chiuso cancelli al posto di chi DOVEVA farlo per contratto, invece di trovare una soluzione pratica e sensata, lo metterà alla porta.
Anzi, a vivere all’interno di una macchina, vista la non disponibilità delle risorse necessarie ad un appartamento dignitoso per sé e per la figlia minorenne che vive con lui.

Noi crediamo non sia giusto:
– che una Onlus incassi quasi 68.000,00 euro in un anno per aprire&chiudere, oltre ad una decina di cancelli in altre piccole ville e giardini 9 cancelli invece dei 12 di cui si era presa carico a villa Pamphilj (dei tre rimasti, uno è rimasto aperto un intero anno);
– che i suoi operatori lo facciano in ritardo, in anticipo, mai in orario (con sforamenti superiori anche alle due ore) praticamente quanto conviene loro perché, venendo da fuori Roma ed esercitando altri mestieri finiscono ovviamente vincolati ai propri orari prima che a quelli prescritti dal Regolamento Comunale;
– che un uomo e la sua famiglia siano buttati in mezzo ad una strada anche con modalità estremamente sgradevoli: i responsabili del Dipartimento Ambiente che hanno portato avanti questi “sfratti” hanno risposto alle sue difficoltà dicendo: “Se lei finisse a dover vivere in macchina, l’importante è che sia parcheggiata fuori della villa!”;
– che il Comune di Roma non trovi una soluzione che contemperi l’esigenza della custodia e guardiania di una villa storica, il risparmio di decine di migliaia di euro, il riconoscimento di un servizio importante svolto quotidianamente, per tre decenni, da un suo dipendente.
Già orfano NELLA villa, da domani orfano DELLA villa!

PS: vista la scadenza del bando di apertura&chiusura di tutte le ville storiche, nei prossimi giorni accerteremo, anche alla luce di recenti incongruenze (goo.gl/WPTZZk), chi le stia effettuando e sulla base di quali accordi.
E, rilevati i numerosi “movimenti” intorno alle strutture esistenti all’interno di villa Pamphilj, vigileremo anche sull’esistenza di possibili appetiti su quanto disponibile o reso disponibile proprio dall’allontanamento di questi dipendenti comunali.
Vai al post FB>https://goo.gl/APZvja

Leggi e guarda anche:
“Villa Pamphilj anno 1918: nascono gli Orti di Pace!”> goo.gl/xHDND8
“Volontari senza rimborsi e le ville restano chiuse”> goo.gl/WPTZZk
“No, stasera chiudiamo noi… viene l’Assessore!”> goo.gl/qM6xQZ
“Chi NON apre e NON chiude villa Pamphilj…”> goo.gl/2emvRg
“Un giardino incantato”> goo.gl/GPebMR
“Serre di via Aurelia Antica”> goo.gl/DaJ1v1
“Rudere abbandonato in via Leone XIII”> goo.gl/Y5HtRW
“L’Eternit che non è stato fatto vedere al Sindaco Raggi…”> goo.gl/D77avj
“Villa Pamphilj… terra di conquista!”> goo.gl/2bScmN
VIDEO “Gli ingressi principali di villa Pamphilj aperti, da giorni… TUTTA LA NOTTE!”> goo.gl/rZgKzt

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