27/08/2020
E l’ANFFAS si prende un altro pezzo di villa Pamphilj!
Ci avevano già provato nel dicembre 2018 senza alcuna autorizzazione, proseguendo poi nel febbraio 2019, quando avevano aggiunto al perimetro una fila di oleandri.
Purtroppo per loro li avevamo colti sul fatto ambedue le volte e segnalato immediatamente quanto accadeva al Servizio Giardini: per questo motivo, quanto era stato realizzato venne velocemente smontato.
Stavolta, pare abbiano avuto l’autorizzazione del Dipartimento Ambiente… e ricevuto l’ennesimo sì alle loro richieste di espansione.
Iniziò tutto nel 1984, quando riuscirono a sostituirsi agli Orti di Pace, che qui avevano la propria sede e le scuole di giardinaggio per orfani fin dalla Prima Guerra Mondiale: approfittando delle difficoltà di questa importante realtà sociale, lasciata priva di sostegno economico da parte del Comune, presero i casali e, grazie ai finanziamenti negati ai primi, ma concessi a loro, ristrutturarono tutta l’area.
Successivamente, fu la volta dell’area occupata fino al ’92 dal circolo socialista AICS, quella dove ora sorge la direzione dell’ANFFAS e dove, a partire dal 2014, sono stati ristrutturati due casali, a nostro avviso, variandone la cubatura: torneremo sull’argomento mostrando una nutrita serie di immagini sul “prima”, “durante” e “dopo” i lavori di trasformazione per capire se sia avvenuto esattamente questo.
Nel 2013, sotto la Giunta Alemanno, fu poi la volta di un’ampia zona a ridosso di via Leone XIII, precedentemente occupata da una scuola e dai suoi campi sportivi: il padiglione era andato a fuoco ma gli impianti, in particolare il fondo del campo multi-impiego veniva utilizzato, da tanti piccoli frequentatori, per pattinare.
Un giorno, ragazzi e genitori si trovarono la strada sbarrata da un cancello e da un cartello da cui appresero che l’area era stata ceduta in concessione alla onlus: poco dopo, vi fu realizzato un capace parcheggio e, prima o poi, almeno a nostro avviso, quanto rimane del fondo del campo multi-impiego verrà trasformato nel pavimento di nuove strutture.
Perché l’ANFFAS è una onlus intraprendente… come i suoi veicoli, che parcheggiano abusivamente nell’area pubblica ogni mattina ed ogni primo pomeriggio, mantenendo d’inverno i motori accesi; come i mezzi dei fornitori che schizzano sui viali; come le aziende che per suo conto intervengono, non si sa a che titolo, sui viali e sui prati comunali scavandoli, deponendo sabbia e ghiaia, modificando tracciati e ampiezza della strada.
E ancora, come gli operai che, dietro sua indicazione, erigono palizzate e che aprono accessi su villa Pamphilj (la porta in metallo della direzione nella parte OVEST); come i giardinieri che usano il gliphosato (vietato nelle aree pubbliche) per mantenere i loro prati; come gli esperti che tengono ai dipendenti dell’ANFFAS corsi anti-incendio all’interno di villa Pamphilj con tanto di braciere in fiamme e prove di spegnimento.
Ma soprattutto come i rappresentanti della Regione o i politici di ogni livello e grado che intervengono a inaugurazioni e riunioni (decine di veicoli all’interno della villa senza autorizzazione) in un reciproco sostegno, partito proprio nel 1984 con l’estromissione degli Orti di Pace da quella che per decenni e grazie alla Famiglia Pamphilj era stato uno dei luoghi di crescita e formazione per centinaia i bambini privi di famiglia.
Sulla mappa allegata:
> perimetrata in viola la prima area occupata precedentemente dagli “Orti di Pace”;
> perimetrata in giallo l’area ex-circolo AICS;
> perimetrata in arancione l’area occupata precedentemente da una scuola andata a fuoco;
> in rosso la staccionata in costruzione;
> perimetrata in blu l’area occupata alla fine dei lavori dalla sede principale della Onlus ANFFAS.
Nella parte EST di villa Pamphilj, con ingresso su via Vitellia n. 74 c’è invece la succursale e di fronte, sull’altro lato della strda laboratori ed altro.
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