12/10/2013
Episodio II. Con un po’ di generosità, la panchina torna nuova!
Marco arriva di buonora… lui ed Adrian hanno un importante lavoro da fare!
Fa un gran caldo, ma non si può più rimandare: innanzitutto appoggia le due lunghe stecche di legno e il suo zaino per terra, poi, si aggira intorno all’albero per valutare da dove iniziare.
Nel frattempo, Adrian lancia un sacchetto pieno di giochi su di un tronco tagliato che sembra spuntare lì apposta per posarci le cose!
Intanto Marco decide di elencare ad alta voce tutto il materiale necessario per l’impresa: “Magari mi sono scordato qualcosa, non si sa mai… vediamo un po’: le viti ci sono, le pinze pure, ho portato il metro e… il martello? Uhmmm no, quello non mi serve… e il cacciavite dov’è? Quello sì che è fondamentale!”.
Dopo essersi accertato di avere tutto l’occorrente, torna pensieroso a interrogarsi su come sia meglio cominciare.
Non passa mezzo secondo che Adrian, presolo per mano, lo guida diligentemente e, indicando un punto preciso della panchina solleva gli occhi e…. “Va bene Adrian… papà inizierà da lì!
Ma cos’è che Marco (e Adrian!) si apprestano a fare con tale perizia?
Marco ha deciso di aggiustare una vecchia panchina appoggiata quasi di fronte alla Fontana del Giglio, là dove, di solito, ci si siede per intrattenersi con un buon libro, oppure dove qualche atleta, abbandona il proprio cambio asciutto prima di partire per un po’ di jogging. E’ parecchio tempo che le mancano due stecche, traballa tutta e quando ci si siede un po’ a lungo, ci si rialza con la schiena indolenzita.
E Marco vuol provvedere in prima persona!
“D’altra parte” dice “che ci vuole a sistemarla… in fondo, se di certe cose non ce ne occupiamo noi, qui, ora, sai quanto tempo passerà prima che qualcuno “dei piani alti” si decida a fare qualcosa?”.
E’ con questo pensiero che Marco, per prima cosa, aveva preso le misure delle stecche mancanti, è andato a comperarle da un falegname, le ha fatte preparare “smussandole” un po’; successivamente ha comperato le grosse viti necessarie per bloccarle, ed infine, con l’aiuto del figlio Adrian e la supervisione di qualche altro amico (nonché fedele socio dell’Associazione per Villa Pamphilj) ha deciso che oggi era la volta buona: si aggiusti la panchina!
Adrian gli gira intorno come una trottola: per un po’ aiuta il papà passandogli gli attrezzi, poi si presenta sollevando quel suo piccolo “camion scavatore”… potrebbe essere di qualche aiuto, non si sa mai! Nel dubbio ha portato anche una paletta gialla, e con quella si mette a spostare un po’ di terra e a togliere i sassolini così da facilitare il lavoro al suo papà , perché… “ Così lavora più bene!” dice con una vocina seria e appena qualche tentennamento (ha solo 3 anni!).
Nel frattempo Marco stringe le grosse viti: ci vuole un po’ di forza… che sarà mai!
Certo, la posizione è un po’ scomoda, poi con quel caldo…
Per fortuna, le misure prese sono giuste, e i buchi praticati precedentemente sulle stecche combaciano alla perfezione con quelli del telaio in metallo della panchina. Ora è finalmente tutto pronto per il fissaggio: prima quella del sedile, come suggerito da Adrian, poi l’altra, quella dello schienale!
Un paio dei presenti si offrono di dare una mano, soprattutto quando è il momento di avvitarle: bisogna tenerle bene in asse… ecco, ci siamo! In men che non si dica, la panchina è di nuovo completa di tutte le sue stecche: certo, sono un pochino più chiare, e si vede che sono nuove, talmente tanto da far sfigurare quelle vecchie, lì da chissà quanti anni.
Marco, fa un passo indietro e… guarda, attentamente: sì, può davvero andar fiero del proprio lavoro!
E tutto il resto della combriccola si complimenta con lui… e anche con Adrian, che è stato sempre presente ed ha seguito diligentemente tutte le fasi dell’impresa.
“Avete fatto proprio un buon lavoro!” dicono gli amici, i volti accomunati da un sorriso!
Marco è soddisfatto… però, mmmhhh “Quasi quasi, nei prossimi giorni torno con un po’ di flatting … passo una bella mano a tutta la panchina, così, magari, non si noterà la differenza tra le assi nuove e quelle vecchie ”.
Tutti lo rassicurano, è stato già bravo così!
Rimane perplesso… è probabile che prima o poi decida di tornare a completare l’opera, chissà! Per oggi intanto, il lavoro è finito: una ragazza chiede di potersi accomodare, gli amici dell’Associazione riprendono chi una flessione, chi un addominale, chi un interminabile gioco con la propria cagnolina, e anche Marco, finalmente, si rilassa ed inizia l’abituale allenamento.
Ed Adrian? Lui è il più contento di tutti: ha aiutato il suo papà a fare una buona azione… ed ha ancora tanto tempo per giocare!
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