30/10/2020
Giardino dei Giusti di villa Pamphilj, altre 5 pietre d’inciampo!
Non c’è stata (almeno per ora) alcuna celebrazione ma, questa mattina, nell’area inaugurata nel marzo 2018 e dedicata ai Giusti tra le Nazioni (https://it.wikipedia.org/wiki/Giusti_tra_le_nazioni) sono state posizionate, di fronte ad altrettanti ulivi, altre cinque pietre d’inciampo, rievocative di 7 tra uomini e donne distintisi, in varie epoche, per il proprio impegno in difesa dell’Umanità e dei suoi Valori più alti.
Ed ecco qui che, a fianco di Salvo D’Acquisto, Armin Wegner, Etty Hillesum, Irene Sendler e Hamadi Abdesslem (ricordati nel 2018) e ad Antonio Megalizzi, Alex Langer, Karen Jeppe, Ursula Hirschmann e Bronislaw Gemerek (aggiunti nel 2019) sono arrivati:
> il brasiliano Chico Mendes, sindacalista, politico e ambientalista, ucciso per conto dei proprietari terrieri contro cui si batteva in difesa dell’Amazzonia.
> il polacco Frà Maurizio Bialek, religioso antifascista che, durante l’occupazione nazista offrì rifugio e riparo nell’ospedale Fatebenefratelli sull’isola Tiberina agli ebrei perseguitati, ai partigiani ed ai ricercati politici.
> Michele Liguori, “il vigile eroe della terra dei fuochi”, morto di tumore contratto in seguito alla lotta senza quartiere condotta contro le discariche illegali dell’hinterland napoletano.
> Adriano Olivetti, industriale innovatore, editore, scrittore e uomo di cultura che, durante la Seconda Guerra Mondiale, nascose perseguitati e ricercati politici (tra cui Filippo Turati, Ferruccio Parri e Sandro Pertini) aiutandoli ad espatriare all’Estero.
> Nasrin Sotoudeh, scrittrice e attivista iraniana, arrestata più volte per il suo impegno in favore dei diritti umani e delle donne;
> Hevrin Khalaf, politica curda uccisa lo scorso anno in Siria da forze appoggiate dalla Turchia;
> Lina Ben Mhenni, attivista, blogger, atleta, dissidente politica e personaggio-simbolo della protesta contro il regime di Ben Ali in Tunisia.
Un grande onore per villa Pamphilj, ma di nuovo, un’iniziativa “monca” dei suoi significati più importanti, a partire dalla didattica, dalle visite guidate e dalle iniziative promesse: questi alberelli e ancora più spesso, le stesse pietre d’inciampo, sono invece pali per le porte da calcio o paletti per il zig-zag delle mountain bike, con numerose pietre danneggiate dai vandali e dalle ruote dentate che ci salgono sopra.
Una VERGOGNA, ed un’offesa senza scuse, neanche a chi aveva promesso di promuovere con frequentatori, scuole e tutta la società civile, il messaggio che lancia questo luogo.
L’Associazione per Villa Pamphilj rimane in attesa, come da quattro anni, di un confronto con la Sindaca Virginia Raggi, presente qui nelle due passate inaugurazioni ma “assente” ingiustificabile i restanti 1458 giorni dell’anno.
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