04/03/2021
Giardino del Teatro: c’erano una volta sedici tassi…
Tassi appartenenti al regno vegetale (taxus baccata) che i Pamphilj avevano messo a dimora in una sorta di cornice, tutta attorno all’esedra del teatro.
Negli anni ’80, quando cominciammo a frequentare la villa, li accarezzavamo correndogli intorno… talvolta contandoli, controllando ci fossero tutti, quasi presagissimo quanto, un giorno, gli sarebbe successo: sì, perché a fine anni ’90, la Sovrintendenza Capitolina ebbe la brillante (!) idea di far effettuare alcuni sondaggi che, in breve tempo, causarono la morte di alcuni esemplari.
Negli anni successivi, privi di cure, aggrediti dai rovi e dalle biciclette che con i propri fuori-strada hanno finito per scavare uno sterrato che taglia in due la stessa esedra, infine testimoni dei vandalismi inferti ai vasi, ai bassorilievi e in tempi recenti alla statua del Nettuno ed alla Fontana del Putto… erano ormai l’ombra di quei fieri tassi conosciuti un tempo!
Ma vi forniamo un’anteprima, frutto di ipotesi legate inizialmente a frammenti di informazioni ma nelle ultime 48 ore attendibile conseguenza di una conversazione colta per caso ieri mattina, confermata oggi dalla realizzazione di una recinzione di cantiere esattamente intorno all’esedra: ne verranno messi a dimora di nuovi, sia per ripristinare quelli che non ci sono più da anni sia per sostituire quelli debilitati.
Insomma, un intervento degno della massima attenzione (magari non degli isterismi di improvvisati botanici-agronomi-fitopatologi) anche perchè, osservando la frequenza di sopralluoghi e chi vi partecipa, nonché l’importo stesso dei lavori (584.824, 79 euro… per tutta la villa, intendiamoci) l’intervento botanico riguarderà sicuramente anche qualcos’altro!
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