Imbrattatori… chi ha titolo per denunciarli?


21/06/2018

Imbrattatori… chi ha titolo per denunciarli?



Il signore con la barba che a fianco del sindaco Virginia Raggi (attorniati entrambi da tante altre personalità e professionisti dei vari settori) si incammina verso il museo di villa Vecchia chiuso da 18 anni, di titoli ne ha tantissimi.
Si chiama Claudio Parisi Presicce, Dirigente Beni Culturali Ambientali, Direzione Musei e U.O. Musei Archeologici e Polo Grande Campidoglio e percepisce uno stipendio annuale di 113.000,00 euro lordi circa, qui (goo.gl/qGKSF3) l’intero suo curriculum.
E’… anzi era, ché la recente rotazione dei dirigenti capitolini ha investito anche lui (goo.gl/D7RqL2) il responsabile della Sovrintendenza Capitolina, la stessa che negli ultimi 25 anni, per villa Doria Pamphilj, NON HA FATTO ASSOLUTAMENTE NULLA.
Come non lo hanno fatto la dottoressa Giovanna Alberta Campitelli (104.423,00 euro lordi all’anno, questo > goo.gl/ELa3Wq < il suo curriculum) da due anni in pensione ma per decenni responsabile di tutte le Ville Storiche di Roma, né lo ha fatto mai la dottoressa Carla Benocci, per 25 anni responsabile di villa Doria Pamphilj e del già citato museo di villa Vecchia, fino al suo pensionamento, un anno fa.
Nel suo caso non abbiamo più trovato, nella pagina del Campidoglio, traccia del curriculum ricostruibile comunque attraverso Google (goo.gl/chpA4v questo è quello rintracciato sul sito della reggia di Caserta) e attraverso la ricca lista di libri alla cui compilazione si è dedicata in tutti questi anni, mentre evidentemente non si accorgeva di tutto quanto le accadeva a pochi metri di distanza: dai monumenti imbrattati o pericolanti, alle occupazioni abusive di vani nell’acquedotto Traiano Paolo, di ponti, casali, serre, dalla fatiscenza degli interventi del Grande Giubileo (ad alcuni dei quali aveva applicato le proprie competenze) al totale degrado e devastazione che consumavano la villa.
Il tutto, presumibilmente per uno stipendio lordo annuale inferiore ai 100.000,00 euro, visti quelli dei suoi diretti superiori (Presicce e Campitelli).

Torniamo ai “nostri” imbrattatori.
Ora, se chi ricopre questi importantissimi incarichi in una città come Roma NON si reca a denunciare presso le stazioni dei Carabinieri, i commissariati di Polizia, la Procura dela Repubblica quanto avviene… chi lo dovrebbe fare?

Un paio di anni fa, un amico, anima del Retake a Monteverde, ci chiese di elaborare una relazione sulla possibile strategia da applicare nella lotta al degrado e, da quel documento, citiamo:
“… finora, ogni azione di pulizia è stata vanificata dalla reiterazione dei vandalismi, i cui responsabili sfuggono sistematicamente a multe ed altri provvedimenti: normative obsolete o limitate, assenza di denunce, controlli, indagini e condanne efficaci (ovvero tese alla rieducazione del reo ed alla non recidiva della sua azione).
Come procedere allora?
Gli imbrattatori, siano essi writers, “adesivari”, abusivi-del-manifesto, etnie dedite al rovistaggio e all’abbandono seriale dei rifiuti, operano indistintamente in tutta la Città ma, allo stesso modo, il Retake è una forza reale, diffusa e radicata su tutto il territorio comunale: per questo motivo può coordinarsi in un’azione di pressione sugli organi politico-amministrativi di vario livello… municipale, comunale… financo parlamentare e governativo.

In quelle sedi vanno chiariti gli attuali limiti della nostra e della loro (eventuale) azione, esigendo impegni precisi che comportino un serrato confronto con le associazioni di categoria che raccolgono
>>> gli esercizi commerciali (Confcommercio ed altre);
>>> i responsabili di edifici privati (ANACI, UNAI, amministratori e gestori di condominio);
e con i responsabili di
>>> i responsabili di edifici pubblici (assessori, presidi, dirigenti, soprintendenti eccetera, passando eventualmente attraverso Giunta, Provveditorato, Ministero…);
>>> le grandi aziende di Comunicazione, di Trasporto e di Servizi (ANAS, F.F.S.S. , ATAC, aziende telefoniche e similari);
… perché, ad ogni danno inflitto, corrisponda una denuncia.

Per paura, rassegnazione, timore di una perdita di tempo, menefreghismo, sottovalutazione dei fenomeni di degrado, finora questo non è avvenuto e, dove il Retake ha provato a sopperire, si è scontrato con il limite imposto dalla Legge, quello che prevede per noi volontari la possibilità di presentare esposti e non denunce.
E i primi (gli esposti) producono conseguenze oggettivamente più deboli delle seconde (le denunce).
Parallelamente è necessario adoperarsi e far premere per un cambio nelle modalità di indagine e degli interventi, come pure delle normative e delle pene:
>>> la Prefettura dovrebbe coordinare una Task Force analoga al Comitato Provinciale Per L’Ordine e la Sicurezza (goo.gl/6E9Axt) impiegando personale in borghese, appostamenti, riprese video con telecamere posizionate in luoghi (quelli presi di mira sistematicamente e/o invitanti perché ripuliti da precedenti vandalismi) e per periodi congrui, riprese video acquisite da esercizi commerciali, banche, distributori di carburanti;
>>> la Procura dovrebbe predisporre sequestri, tracciamento dei materiali (ad esempio le bombolette a colori spray) oscuramento di utenze telefoniche (nel caso degli “adesivari” e degli abusivi-del-manifesto), affidamento ai Servizi Sociali dei rei con idonei periodi di servizio presso AMA, Multiservizi ed altri simili… onorando in questo modo il principio portante della pena così come inteso nell’Ordinamento italiano.

Ancora, vanno coinvolte in quest’opera
>>> la Guardia di Finanza (ci troviamo di fronte ad un’evasione fiscale piuttosto consistente)
>>> gli Uffici del Lavoro (l’impiego/sfruttamento del personale per l’attacchinaggio avviene in nero ed al di fuori di ogni tutela sanitaria, lavorativa, retributiva).

Di fatto, il gangster Al Capone NON è mai stato condannato per omicidio ed altri reati ma ha cessato di nuocere grazie alle condanne per evasione fiscale!
Dove ciò non è previsto, vanno cambiate ed adeguate le regole, le Leggi, i provvedimenti: l’azione del Retake e delle Associazioni che operano a tutela dei Beni Comuni deve, ora, puntare anche su questo!
E’ auspicabile che TUTTI i rappresentanti dei gruppi facciano protocollare una richiesta di incontro con i Presidenti del proprio Municipio (questo perché più vicini al campo d’azione nostra e degli imbrattatori); contemporaneamente deve essere organizzata una conferenza stampa unica dove produrre fatti, prove, nomi e sigle di aziende e singoli imbrattatori perché siano chiari i contorni dell’iniziativa e quale il percorso intrapreso: da quel momento in poi dev’esser chiaro come le finalità del Retake e dei gruppi in difesa del Bene Pubblico vadano oltre il “semplice” e generoso gesto della pulizia di muri e marciapiedi.
Obiettivi chiari e comuni, con la richiesta alle Autorità locali di sostenere le istanze avanzate nel passaggio successivo… un confronto in Campidoglio: lì, i nostri interlocutori sono Sindaco, Assessore all’Ambiente, commissione Ambiente, Comandante del corpo della Polizia Roma Capitale.
Secondo incontro, nuovamente conferenza stampa, comunicato stampa (mi raccomando, con qualcuno che assicuri professionalità nell’inoltrarli, gestirli, effettuare recall ed ogni altro passaggio) facendo in modo che questo “salto” nella lotta al degrado sia diffuso, oltre che sul web, sulle piattaforme radiotelevisive e sui quotidiani, perché nessuno, profano, esterno, Istituzione possano più giustificare la propria inerzia… ed i nemici del decoro dormire sonni tranquilli!
Questo, in sostanza, l’avvio ed il traguardo di un’attività di lobbying.
Per renderla stabile, va richiesta la partecipazione di nostri rappresentanti ad un tavolo permanente che, come già accennato parlando del ruolo della Prefettura, potrebbe trovare un’ispirazione proprio in quello già esistente per l’Ordine e la Sicurezza”.

Ecco, questo è quanto potrebbe effettivamente incidere nella lotta a imbrattatori e devastatori di ogni specie e genere, e i soggetti citati, COLORO CHE HANNO TITOLO insomma, incentivati ad esercitarlo!
Perchè sarebbe davvero un privilegio, per noi piccole associazioni (di Villa Pamphilj, villa Ada, villa Sciarra, villa Borghese, per il decoro del XIII Municipio e tutte le altre) come per quelle più grandi (Retake) incontrare nella sala d’aspetto di tutte le via Cosmo de’ Torres (stazione Carabinieri “Gianicolense”) o di tutte le via Felice Cavallotti (Commissariato “Monteverde” della Polizia di Stato) i nostri rappresentanti, i dirigenti e i sovrintendenti della nostra Città, gli amministratori dei nostri palazzi, gli esercenti nei cui negozi acquistiamo ogni giorno… il nostro sindaco!

Che oggi e in questa foto è Virginia Raggi, ma che da Pietro Giubilo a Franco Carraro, da Francesco Rutelli a Walter Veltroni, da Gianni Alemanno a Ignazio Marino (tanto per rimanere nell’ambito della nostra frequentazione di villa Pamphilj) si sono distinti tutti, per la stessa latitanza ad una guerra da combattere assolutamente, in prima linea e con tutti i mezzi a disposizione: primo, l’impegno personale!
Vai al post FB> https://goo.gl/dUTFhH

Leggi e guarda anche:
“Gli imbrattatori TADH, SELET, KEIOS della crew RST (RESIST)”> goo.gl/Me2dSb
“GUER: chi è, cosa fa, perchè lo dobbiamo denunciare”> goo.gl/dXsLQU
“Un giro con GUER”> https://www.youtube.com/watch?v=Yid80H6YnXE&feature=share
“L’imbrattatore GUER all’opera… a volto scoperto”> goo.gl/BjFXrY
“… e GUERRA sia!”> goo.gl/MsrvEF
“Villa Pamphilj sempre più HARD!”> goo.gl/ZFbBVc
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