Juve, da 6 mesi in cima alla classifica… degli imbrattatori!


06/08/2019

Juve, da 6 mesi in cima alla classifica… degli imbrattatori!



E non per colpa sua, ma per l’ennesimo fenomeno di suggestione collettiva amplificata anche e soprattutto da chi ha cercato di trarne vantaggio affiggendo decine e decine di volantini in tutta villa Pamphilj.
Questa la cronaca dei fatti.
Il 6 febbraio scorso (6 mesi fa) una cagnolina di nome Juve, spaventata da alcuni boati, fugge di casa: 8 giorni prima era stata adottata da una famiglia di Casal Lumbroso, 17 chilometri da villa Pamphilj, al di là del Grande Raccordo Anulare.

I proprietari spargono ovviamente la voce perché chi l’avesse avvistata o recuperata potesse contattarli.
E un signore, in effetti, li contatta, affermando che un cane di quel tipo, apparentemente privo di proprietari, aveva giocato con il suo nella zona di San Pancrazio, quartiere Monteverde, Roma.
Il cane si era poi allontanato senza che lui lo fotografasse perché solo successivamente gli era venuto in mente potesse essere quello smarrito.

A quel punto, i proprietari (consigliati da qualcuno) noleggiano addirittura da un’altra regione, un cane molecolare (costo 400 euro) che, condotto a villa Pamphilj , annusa una copertina utilizzata come cuccia da Juve: il cane molecolare, secondo il racconto dei proprietari, fornisce segni interpretati dai suoi conduttori come “positivi” al passaggio della cagnolina smarrita.
Ovviamente nessuno si chiede come e perché quella abbia percorso 17 chilometri e raggiunto Roma incolume né viene fatta una qualche controprova a villa Sciarra o villa Carpegna… tanto per rimanere in zona.

Su questa presunta presenza si scatenano i social e qualcun altro convince i proprietari a stampare centinaia e centinaia di volantini (c’è chi riferisce 2000) che finiscono in buona parte per tappezzare villa Pamphilj.
Contenitori dei rifiuti, pali, piloni in marmo, alberi, cassette dell’ACEA, ringhiere, cancelli, portoni, pali della luce, cartelli della toponomastica, recinzioni, fontanelle… decine e decine di volantini uno accanto all’altro… OVUNQUE!

Telefoniamo ai proprietari a cui chiediamo cortesemente di rimuoverli, di utilizzare piuttosto i social (vista la sensibilità nei confronti di questi fatti in poco tempo una notizia di questo tipo “viaggia” attraverso migliaia di profili e pagine dedicate), di diffidare da chi li induce a scelte prive di riscontri oggettivi.
In ultimo, li informiamo che a San Pancrazio passeggia quotidianamente un cane maschio di nome Juve (ULTIME DUE FOTO DELL’ALBUM), tipologia simile a quello che hanno smarrito, ma con proprietari perfettamente conosciuti: non è che la suggestione sulla presenza di un cane scomparso a 17 chilometri di distanza e al di là del GRA nascono da un’equivoco?

Non ci danno retta, come non ci dà retta chi, visti i contatti con chi ha imbrattato tutta villa Pamphilj, viene pregata di mediare.
Due mesi fa, chiamiamo nuovamente i proprietari, ci informiamo sulla sorte di Juve (non era stata ritrovata) e, alla segnalazione di come la villa fosse ancora tappezzata di volantini rispondono “Vabbè, ma tanto, con l’acqua che ha fatto, saranno venuti tutti via, giusto?”.
No, a sei mesi di distanza sono ancora lì affissi… affissi in particolare da chi, sei mesi fa, ha cavalcato l’emozione e la suggestione di altri per accreditare sé ed una propria sedicente iniziativa (costituire un’associazione che rivendichi 40 ettari di villa Pamphilj per realizzare un’area cani) presso gli altri proprietari di cani.

Non è l’unica suggestione cavalcata recentemente e presto vi racconteremo di un’altra BALLA (un presunto avvelenamento e il presunto ritrovamento di esche avvelenate nella zona di via Vitellia), diffusa per mera promozione personale addirittura attraverso un minaccioso video sui social.
Manco a dirlo, un video raccolto e rilanciato di nuovo strumentalmente da chi aveva già fatto lo stesso con i volantini di Juve.
Vai al post FB>shorturl.at/nERS1

Leggi anche:
“Le fake news di villa Doria Pamphilj”> https://goo.gl/qym9ns

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