03/09/2014
Le panchine che non vedemmo…
Ve la dobbiamo proprio raccontare, perché la #storia della scala posizionata e poi tolta da chi, nella villa, organizza spettacoli, ce ne ha prepotentemente riportata alla mente un’altra.
E’ quella delle otto panchine che la villa non ha mai visto: sono passati più di vent’anni, ma ogni giardiniere in servizio allora la rammenta perfettamente.
Noi l’ascoltammo direttamente da uno dei protagonisti, Armando, responsabile del servizio a quel tempo.
Siamo all’inizio degli #anni ’90 e, di fronte alla palazzina Corsini, d’#estate, qualcuno otteneva l’#autorizzazione a montare strutture e #organizzare #spettacoli.
Il tutto senza sborsare nulla.
Il buon Armando, intelligentemente, provò allora a fare questo discorso all’organizzatrice (il cui cognome, curiosamente, coincideva con quello di un #politico, a quei tempi assessore): “Visto che utilizzate la villa per gli spettacoli e non sostenete alcuna spesa per l’occupazione del suolo #pubblico… potreste “regalare” qualcosa di utile ai suoi frequentatori… che so, un certo numero di panchine?”
“Sì, certo!” rispose l’organizzatrice.
Finita l’estate, finiti gli spettacoli, la signora fece recapitare al servizio giardini otto panchine.
Peccato si trattasse di panchine comprate al magazzino etnico “il Tucano”, pagate cinquantamila lire l’una, assolutamente inidonee sia per qualità che per compatibilità con l’arredamento #urbano preesistente.
Possibile fossero addirittura quelle a due posti… inguardabili, inutilizzabili, indecenti… a tal punto da rimanere, per sempre, abbandonate in qualche magazzino comunale.
Ci siamo sempre chiesti: fu sprovveduto ed ingenuo il responsabile dei giardinieri, od estremamente furba l’organizzatrice degli spettacoli?
“In fondo, mi avevate chiesto panchine… ed io, ve ne ho regalate ben otto!” ribatterebbe quest’ultima.
E’ una storia di tanti anni fa, una storia di come sia sempre stata villa #Pamphilj, i suoi frequentatori ed i #cittadini a rimetterci… oppure no, è per caso una storia che continua a ripetersi?
Mmmmmmhhh…pensateci un attimo, noi la risposta già la conosciamo.
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