Leggera flessione nei guadagni del racket dei materassi.


17/05/2015

Leggera flessione nei guadagni del racket dei materassi.



Strano perché, da un certo punto di vista, sembrerebbe essersi organizzato anche meglio.
Il cancello è stato liberato dai lucchetti, aperti e richiusi su di una sola anta ed è stato utilizzato del fil di ferro perché rimanga accostato traendo in inganno l’osservatore di passaggio.
Ancora, ed è una vera chicca, è stata liberata delle suppellettili tutta la prima parte delle balaustre interne della prima serra, in maniera sembri non ci sia nessuno all’interno: anche noi, oggi, stavamo per cascarci.
Infine, la porta della prima serra è stata bloccata, rimuovendone la maniglia interna: attualmente, per accedere, “tocca” utilizzare una finestra con il vetro infranto ed una plastica nera e gialla svolazzante a far da chiusura.

Ma gli occupanti sono leggermente calati (probabile qualcuno si rientrato nel proprio paese d’origine… la Bulgaria, viste le monovolume parcheggiate su via Leone XIII) e, per ora, a due mesi dallo sgombero delle Forze dell’ordine (il 17 marzo 2015) il guadagno del racket dovrebbe essere arrivato a “soli” 10.000,00 euro: 6.000,00 era la mensilità dal 17/03 al 17/04… 4.000,00 quest’ultima, dal 17/04 al 17/05… DIECIMILA EURO, corretto no?

Vabbé dai, si rifaranno nei prossimi mesi… ma anche nei prossimi anni, tanto… come “ad ogni notte segue sempre il giorno” ad uno sgombero delle serre di villa Pamphilj segue sempre la loro ri-occupazione!
Certo, immaginare come il racket dei materassi, qui, riesca da incassare molti più soldi di quelli che il Comune di Roma riceve per tutti gli altri manufatti affidati all’interno della villa… fa un po’ pensare.
No, scusate… fa davvero schifo!

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