27/02/2018
Noi gattari delle nevi…
… siamo tornati a Villa Pamphilj (e sempre dallo stesso pertugio!).
Oggi però il nostro compito è stato quello di portare un po’ di conforto ai mici delle colonie feline che si trovano nella parte ovest della villa, ché in questi giorni di gelo e di neve, la signora Rita e la sua amica, le storiche “gattare” che da oltre 25 anni si occupano dei nostri amici felini, sicuramente non saranno potute entrare, sia a causa della chiusura della villa sia per il gran freddo.
E così, armati di tanta buona volontà siamo partiti per questa nuova “missione”!
Dopo aver trasportato attraverso ben “due” ville (la parte est e quella ovest) un buon quantitativo di scatolette, abbiamo trovato i mici in placida attesa, qualcuno piazzato al sole e altri sulla collinetta… quasi di vedetta.
Sopra il muretto che solitamente ospita la loro piccola “mensa”, una lunga stalattite di ghiaccio incornicia la piccola colonia, a testimonianza del gran freddo di questi giorni. Qualche “miao” (non più di tanto… i gatti son sempre così riservati!), una codata a destra ed una a manca, uno strofinio sui pantaloni intrisi di fango e neve, ed ecco qua che il pranzetto è servito!
Un saluto (anche questo non ha sortito alcuna risposta, se non qualche leccata di baffi) e partiamo per la seconda tappa, inoltrandoci in un boschetto avvolto da un’atmosfera incantevole, ma con un percorso più ostico: grosse lastre ghiacciate, sassi scivolosi e zone in ombra seminascoste. Con nonchalance ci avventuriamo sul sentierino… in cima, una ciotola che contiene ormai solo acqua congelata. Nessuno in vista. Però, come mettiamo la mano nello zaino eccoli che spuntano uno ad uno: non sono molti ma di certo affamatissimi, forse più degli altri… ed anche un po’ più sospettosi, per questo li lasciamo mangiare in pace guardandoli a distanza.
Peccato, non siamo riusciti a portare con noi poi tanta pappa, però siamo sicuri che dopo un paio di giorni di digiuno sono stati contenti di questa veloce improvvisata. Domani verranno a trovarli sicuramente le loro “gattare” storiche e sarà una festa e un miagolio di gioia generale.
Ripresa la strada del ritorno, improvvisamente qualcosa attira la nostra attenzione.
Un “gatto di neve” troneggia vicino ad una stradina. Che sia un segno del destino? Ci piace pensare che stia lì proprio per salutare noi.
E allora ciao piccolo micio di ghiaccio, o meglio, MIAO anche a te!
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