14/09/2018
Oh… ma questi crescono come funghi!
Eccerto… pioggia, umidità, temperatura e, in un attimo, ogni prato di villa Pamphilj è costellato di cappelli di tutte le forme, più o meno appuntite, convesse, concave, bianche, marroncine, lisce, ruvide, singole o a gruppetti più o meno numerosi, con una sorta di gara a chi svetta più alto, più carnoso, più invitante di tutti gli altri.
I funghi.. per riprodursi hanno bisogno di un velo d’acqua, il motivo per cui dopo la pioggia (e nell’ultimo periodo ce ne sono state!) spuntano ovunque.
Questo perché sono nascosti sotto il terreno tutto l’anno e il corpo fruttifero, cioè quello che ci appare davanti all’improvviso sotto la grande pineta, lungo il viale che conduce al Campo Polo, nel Giardino del Teatro, all’ombra dei pini di San Pancrazio e nei tagli di bosco a ridosso di via della Nocetta, di via Vitellia e in decine di altri angoli della villa è al tempo stesso l’organo riproduttore, ovvero colui che, rilasciando le proprie spore, fa ripartire il ciclo vitale di cui rappresenta una “semplice” ma apprezzatissima tappa.
Fino alla prossima pioggia… e solo per raccoglitori esperti, mi raccomando!
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