01/06/2016
Palustri… non terrestri!
Due giorni fa, lunedì 30 maggio, è scattato l’allarme sulla maglia radio del XII Gruppo Polizia Roma Capitale, il secondo nel giro di un’ora!
Prima qualcuno aveva segnalato il cigno Romeo in fin di vita da tre giorni, era intervenuta una coppia di motociclisti, dalla centrale operativa un tenente aveva chiamato l’Associazione per Villa Pamphilj per sapere se ne sapevamo qualcosa, li avevamo tranquillizzati (domenica pomeriggio incrociava tranquillo con Giulietta), il cigno aveva poi cominciato a pinneggiare forse un po’ pigro ma vivo&vegeto quando… “Pronto, sì, il cigno tutto a posto, ma adesso è scoppiato il caso tartaruga!”.
Arriviamo in bicicletta e, a ridosso dell’accesso su via Vitellia n. 76 i due motociclisti erano fermi, una tartaruga piazzata sopra il cofano della motocicletta di uno dei due, l’altro in radio con la Centrale: “Allora, che dobbiamo fare?”
Risposta: “Abbiamo chiamato la LIPU, dicono che se sta bene, la dovete lasciare libera sul prato…”.
“Scusate, abbiamo ricevuto la telefonata di un vostro tenente: guardate che questo non è un esemplare di tartaruga terrestre ma di tartaruga palustre, e viene Lago del Giglio. Si allontanano anche di parecchio per deporre le uova ed è normale trovarle in giro, segnatamente in certi periodi!”
Cos’era successo?
Una signora l’aveva trovata, si era allarmata (le terrestri, in particolare quella nostrana e quella greca rientrano nelle specie protette) ed aveva chiamato la Polizia, rifilandogli la patata (ehm… la testudo) bollente.
E gli agenti, poco pratici come la signora, avevano dovuto attivare la propria Centrale Operativa per venirne a capo.
E sono stati ben lieti di sapere che era tutto a posto e (comunque autorizzati dai propri responsabili) di potercela affidare perché la liberassimo di nuovo nello specchio d’acqua poco più su.
Così… foto sul prato, lingua di sabbia, tuffo e foto con la testa all’insù.
Cogliamo però l’occasione per ribadire come la sua specie, proveniente dal Centro America (https://www.google.it/#q=tartaruga+palustre+americana) debba essere allontanata da questa e da tutte le altre zone dove ha creato colonie: non ha predatori, è aggressiva e presente in numero ragguardevole, peraltro integrato da coloro che, a distanza di anni, continuano a prenderle e a liberarsene una volta che sono troppo cresciute.
La terrestre… eccola (https://it.wikipedia.org/wiki/Testudo_hermanni), e già che ci siamo
inseriamo anche qualche foto proveniente “dall’archivio di famiglia” perché tutti possano metterle a confronto…