24/02/2020
Panchine: materiale inadeguato e trattamento inesistente.
Tutte mancanze che comportano un lavoro doppio e risorse sprecate: questa è l’amara verità delle 20.000 stecche acquistate dal Comune di Roma per riparare le panchine del modello utilizzato nell’arredo urbano!
Una responsabilità (negativa) da condividere con le Amministrazioni precedenti che, negli anni, hanno acquistato almeno tre modelli differenti di queste panchine… estremamente simili, ma differenti, in particolare nella lunghezza.
Quello che ha comportato, da parte dell’attuale Amministrazione, l’acquisto di stecche da 2,20 metri che, ogni volta vanno segate a misura della panchina da riparare.
Sì, segate ogni volta con l’attrezzatura che mostriamo nella foto-copertina di quanto sta avvenendo di nuovo a villa Doria Pamphilj, con l’ennesima comprensibile approssimazione ed un lavoro aggiuntivo per un Dipartimento (quello all’Ambiente) a corto di personale oltre che di risorse e, lo vediamo, attrezzature.
Ma non solo.
Un problema gravissimo è l’assenza di impregnante con le stecche montate così come fornite, ovvero semplicemente sottoposte al trattamento d’origine: dopo pochissimo tempo, il legno esposto al sole e alle diverse condizioni meteo si rivela completamente disseccato e privo dell’elasticità necessaria a farlo durare.
Basta un confronto con quelle acquistate, lavorate adeguatamente con l’impregnante e montate dai volontari e dall’Associazione per Villa Pamphilj, per farsene un’idea.
Nodi, linee di frattura, e lo stesso “gioco” di stecche impossibilitate a rimanere correttamente inserite nelle scanalature mostrano dopo appena un anno dal montaggio tutta la propria fragilità… con i vandali che rappresentano semplicemente l’ultimo stadio di un destino segnato fin dall’inizio.
Oggi un gruppo di neo-assunti giardinieri ne stava montando altre (un anno fa furono i giardinieri in “servizio permanente” nella villa) esattamente della stessa qualità, esattamente con gli stessi problemi e assolutamente senza la fantomatica “attrezzatura” che leggiamo riportata in disinformati e sconcertanti comunicati.
A nostro avviso, un vero affronto per chi lavora con abnegazione per restaurarle, per i cittadini e per tutti coloro che contribuiscono con le proprie tasse a pagarne l’intervento, per la Città e per le sue ville storiche… a questo punto ed in questo modo prese semplicemente in giro!
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