Permessi veri, inventati, inesistenti, scaduti… e a pioggia!


19/11/2013

Permessi veri, inventati, inesistenti, scaduti… e a pioggia!



Ogni giorno, a villa Doria #Pamphilj, è un via vai di veicoli.
Curioso… e decisamente sovradimensionato per un luogo (una villa storica) il cui accesso e sosta, stando al regolamento di #Polizia urbana, dovrebbero essere severamente regolamentati.

in realtà, ad una già nutrita flotta di mezzi di servizio (appartenenti alle #Forze dell’ordine, al #Comune di #Roma, al Servizio Giardini, all’#ACEA, all’#AMA) se ne aggiungono molti, molti di più.
Alcuni realmente autorizzati, altri che non lo sono affatto ma si spacciano per tali, altri la cui autorizzazione è scaduta da anni… la maggior parte di tutti questi, comunque, distribuiti a pioggia.
Poi ci sono quelli che “me-l’ha-detto-la-signora-che-lavora-lì” oppure “ho-perso-nonna-la-sto-cercando” oppure “ma-lei-chi-è-un-poliziotto?”.

Diamo un’occhiata alle varie casistiche e, in particolare, alle zone dove queste flotte (o frotte) incrociano (e parcheggiano) ormai ogni giorno… festivi inclusi.

Ovviamente, i mezzi che svolgono compiti di servizio (servizio giardini, ACEA, AMA, autoparco del Comune di Roma), o di istituto (Polizia Roma #Capitale, #Polizia di #Stato, #Carabinieri, #Corpo #Forestale dello #Stato) non hanno necessità di essere autorizzati: il mezzo porta impressi i simboli di appartenenza e questo gli garantisce accesso, transito e sosta nella villa.
Transito e sosta però, devono esser comunque conformi e rispettosi del #Codice della strada: questo vuol dire che il mezzo, a meno che non sia in intervento, deve osservare la velocità prescritta di 10 chilometri l’ora, utilizzare i viali con toponimo, sostare e parcheggiare dove è consentito.
Non sui prati, ad esempio.

Tutto il resto dei mezzi che vediamo transitare, necessitano (necessiterebbero!) invece, di un’apposita #autorizzazione: nel caso di attività svolte in maniera continuata all’interno della villa, l’autorizzazione è di tipo annuale (o biennale), stampata su cartoncino rigido con bolli, firme, colori, bordature, anno/i di validità ben visibili e numeri seriali; nel caso siano invece svolte attività limitate nel tempo il permesso viene rilasciato in forma cartacea.
Chiaramente, ogni tipo di permesso andrebbe esposto (in maniera sia visibile integralmente) sul cruscotto della #vettura… e purtroppo è già qui, che comincia l’imbroglio… e la moltiplicazione dei “permessi” e delle #auto!

La maggior parte degli attuali permessi annuali/biennali circolanti, riportano la scritta 2011/2012 e sono perciò scaduti da un anno: nessuno si è curato di rinnovarli, nessuno si prende la briga di controllarli e far rispettare la #Legge.
Addirittura c’è qualche beneficiato che, in un rigurgito di pudore peloso, li affonda ben bene nel cruscotto, in maniera non si leggano gli anni di validità e il “#cittadino bove” tiri dritto senza protestare (tanto, l’amico #vigile, sa già come regolarsi ed ha tirato dritto da quel dì ).
Ne trovate parecchi di fronte alle strutture frequentate da personale dell’#Amministrazione (villa Vecchia, palazzina Corsini, cascina Farsetti), esposti su vetture di personale “fisso” a vario titolo, oppure ritrovatosi lì per l’ennesima riunione insulsa ed inutile nella quale decidere delle sorti della villa.
Che mentre loro decidono (e talvolta per quel che loro decidono)… va sempre più in rovina.

Poi ci sono i permessi cartacei… e qui, è il caos!
Da una parte, quelli rilasciati correttamente a chi, nella villla, utilizza un mezzo in ragione del lavoro che svolge: ai #ragazzi delle #cooperative sociali che si occupano di potature, agli #operai del servizio fontane, agli addetti al taglio delle #piante malate e alla piantumazione di quelle nuove, agli operai dell’azienda che è intervenuta sull’impianto di irrigazione nel giardino del #Teatro, ai mezzi che accedono (dovrebbero imparare ad andare più piano) alla succursale della scuola ANFFAS… tutti autorizzati, insomma, sulla base di una necessità oggettiva.

Poi ci sono gli altri… che non si capisce bene a che titolo ricevano i permessi, qualunque sia l’attività svolta e per chiunque la si svolga: per l’Amministrazione comunale, per amici dell’Amministrazione, per gli amici degli #amici, per il bar-ristorante, perché organizzatori di eventi sportivi, ambientalisti, aziendalisti, mercatini no-profit, “cinematografari”, teatri&teatrini, pseudo #mostre, scuole di #yoga, scuole ed #istituti scolastici, #Enti di Promozione Sportiva, antichi #romani, maghi&streghe che invocano l’equinozio, grandi marche auto, scalatori di #alberi e rivenditori di attrezzi da taglio e anti infortunistica.
Perché sono di tutto questo un po’ … e soprattutto amici di #consiglieri, #assessori, Presidenti.
Potrebbero gestire il permesso ricevuto in maniera un pochino più misurata… magari entrando, scaricando il materiale necessario ed uscendo subito dopo (sempre a velocità e attraverso percorsi conformi): sono invece spesso, i più arroganti ed impuniti di tutti… l’amico #politico intervenuto per il taglio di nastro e benedizione della #gara e degli infanti li fa sentire al riparo da qualsiasi fastidiosa intromissione.
Li trovate nell’area del Bel Respiro (devastata ormai dall’antropizzazione selvaggia cui la zona è sottoposta: centro #anziani, campi di bocce, punto #jogging, bar-ristorante, area #giochi, area attrezzata per #ginnastica, passerella sulla via Olimpica, due accessi), alla palazzina Corsini (e cosidette Scuderie + Teatro), alla cascina Floridi, e addirittura, una volta, piazzati di fronte alla fontana del Giglio.
Presto, anche al giardino dei Cedrati e al casale di Giovio… visto che l’Amministrazione li sta “affidando” a qualcuno!

Ammesso e non concesso poi, che le autorizzazioni le abbiano veramente.
La maggior parte delle volte infatti, la documentazione necessaria “ce l’ha tizio”, “guardi è tutto a posto”, “i vigili sono già passati”, “noi stiamo lavorando per voi!” “adesso non so dove l’ho messa”… e così via in un vortice di balle che comprendono anche l’usurpazione di titolo: “siamo dell’ACEA” (non è un mezzo ACEA) poi , correggono “facciamo i lavori per conto dell’ACEA” (dov’è l’autorizzazione?) infine messi alle strette “dobbiamo riparà ‘na cosa urgente e c’hanno detto de entrà quelli della palazzina”.
L’ultima risposta, qualunque sia l’identità usurpata è generalmente “ma te, chi xxxxo sei, un vigggile?”

Lo stupore è comprensibile… “i vigggili” ed i controlli in genere non esistono.
Gli stessi cittadini guardano assenti i mezzi entrare, transitare (talvolta correre), sostare e parcheggiare… in un’apatica percezione sia tutto regolare.
E nell’apatia e nell’assenza, si inseriscono alla grande, i non autorizzati… che l’autorizzazione non sanno neanche cosa sia.
Sono lì perché la “signora di Zètema” gli ha detto di entrare (curioso, pensavamo che, legittimata a rilasciare le autorizzazioni fosse solo l’Amministrazione comunale), perché “un attimo!” (e rimangono mezza giornata), perché “c’è una cosa organizzata dalla #Presidenza del #Consiglio dei #Ministri nella palazzina dell’Algardi” (e parcheggiano centinaia di auto su viale Bartolomeo Rozart… e ce ne accorgeremo con il prossimo semestre di presidenza della #UE!), perché “dobbiamo andare al bar-ristorante” (dobbiamo?), perché “lavoro qui e il motorino non lo lascio de fori!”… e così via.
Oppure perchè “guardi, siamo della RAI”, con aria di sufficenza (ma ANCHE i mezzi della RAI devono avere l’autorizzazione) e “desidera? Stiamo girando una cosa… abbiamo già parlato con il signore all’ingresso..”.
C’è sempre un “signore/a all’ingresso”, c’è sempre un “abbiamo parlato” oppure un “abbiamo chiesto”… l’unica cosa che serve, l’autorizzazione, invece NON c’è mai!

Da ultimo, ma non ultimo, un problema da affrontare (e risolvere, possibilmente).
All’interno della villa, a poca distanza da due accessi, c’è il centro anziani Bel Respiro.
Da un po’ di tempo stanno aumentando le vetture parcheggiate lì di fronte con esposto il #permesso per portatori di #handicap: la #Legge, riconosce giustamente il diritto a coloro che lo ricevono ad accedere anche nelle zone interdette al traffico “purché dette zone siano accessibili a mezzi di servizio”.
E’ il caso delle ville #storiche, quindi, i loro possessori, sono nel pieno del proprio diritto.
Qualcuno però, ha mai riflettuto sul fatto che, posizionare un centro anziani di centinaia e centinaia di iscritti (c’è chi dice quasi 1000) comporta l’esistenza di decine e decine di tali #autorizzazioni e la possibilità che, pur a norma di Legge, l’area si trasformi infine in un (legalissimo) mega parcheggio?
Non c’è un’altra soluzione… o un’idea di come affrontare, in futuro, un’eventualità del genere?

E nell’attesa, qualcuno che voglia interrompere il circuito (#automobilistico) descritto appena qui sopra?
“Guardi… chiami un vigggile!”
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