PuliAMO il bosco a ridosso della succursale ANFFAS…


18/11/2015

PuliAMO il bosco a ridosso della succursale ANFFAS…



… il reportage fotografico del nostro intervento di sabato scorso 14 novembre.
Un’area apparentemente tranquilla, per chi non la conosce ma, proprio per quel suo essere un po’ defilata, decisamente degradata e mal frequentata.

La mattina, giovani asiatici vi si intrattengono fumando e chattando sotto gli alberelli al confine del bosco, per poi essere soppiantati nel pomeriggio/sera da rom che in questa stessa zona bivaccano, accendono fuochi, abbandonano immondizia ed altro.
Altro… ecco, anche qui, come in un altra zona già segnalata per la pratica che vi si svolge quotidianamente, abbiamo rinvenuto bustine di profillattici: non appartengono ad incontri di coppie amanti della camporella (sdraiarsi a terra in quel bosco è francamente pericoloso per la salute) quanto piuttosto ad incontri mercenari.
Chi scrive, ha qui incrociato spesso “strane” coppie, formate da giovani asiatici o giovani rom accompagnati da signori italiani.

Comunque sia, abbiamo raccolto sette grandi buste di carte, lattine, bottiglie/bicchieri/piatti in plastica, padelle in metallo, piatti da cucina in ceramica, bottiglie di vetro (tante!), indumenti e… medicinali.
Sì, grandi buste nere con all’interno flaconi di medicinali, fialette, sistemi di somministrazione endovenosa (almeno sembra) ormai seppelliti da strati di foglie e terra.
Provenienza… ignota, ma potrebbe essere materiale sottratto ad un’infermeria (la scuola ANFFAS accanto?) o abbandonato lì invece di essere smaltito a norma di Legge.

Quello che noi abbiamo raccolto e portato a mano e a spalla fino all’ingresso di via Vitellia n. 76 lo abbiamo smaltito nei cassonetti, rispettando per quanto possibile le differenziate destinazioni.
Non è stato facile, è stato impegnativo, è stato comunque e, come sempre, gratificante.
Se qualcuno vuol provare… appuntamento tra dieci giorni (sabato 28 novembre) all’ingresso su via Leone XIII n. 74 per pulire (è la seconda volta!), l’area utilizzata da membri della comunità peruviana quale ritrovo durante i fine settimana e i giorni festivi.
Nell’attesa che chi deve, faccia il proprio dovere, cioè dare all’azione dei cittadini volontari un senso, un futuro, una speranza.
Di una villa migliore… facesse almeno questo, non ci sembra una “mission impossible”, giusto?

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