Restituito alla famiglia il carrello della spesa rapito!


22/12/2016

Restituito alla famiglia il carrello della spesa rapito!



Un frequentatore lo aveva rinvenuto lunedì mattina abbandonato sul prato e, impietosito dalla sua triste storia, lo aveva accompagnato fino ad una panchina di viale Vittoria Nenni, augurandosi qualcuno passasse e lo adottasse.
In effetti, un membro dell’Associazione per Villa Pamphilj era passato di lì successivamente, l’aveva riconosciuto e spinto fino al Punto Jogging, 700 metri più avanti: semplicemente un primo step, in attesa del successivo, quello che avrebbe portato il carrello abbandonato a ricongiungersi con la propria famiglia.

Martedì (ieri), il maltempo, aveva reso impossibile l’azione già programmata… così il “nostro” aveva cominciato a tremare, pensando la sua odissea fosse tornata nuovamente al punto di partenza!
Già perché sarà almeno un anno che si trova parcheggiato alle spalle del Punto Jogging, utilizzato come contenitore di lattine ed altra immondizia o per piccoli trasporti locali… preso in prestito da chiunque abbia necessità di spostare materiali pesanti ed ingombranti.
Uno sporco lavoro, le notti insonni (qui è un via-vai di writer, rom, festaioli del Vivibistrot) e nessuno che inserisca mai l’euro previsto nella serratura.

Oggi, mercoledì 21 dicembre, la svolta: lungo viale Selma Lagerlof (sempre più sconnesso, grazie ai veicoli che continuano a percorrerlo) poi attraverso il cancello di via Vitellia n. 102 (pericolante, come il muro che lo sorregge… ieri sera alle 09.30 completamente aperto addirittura), infine giù, traballando per tutta via Ludovica Albertoni, c’è chi lo ha accompagnato in una lunga passeggiata fino a casa… finalmente!
Casa che oggi si chiama Simply ma un po’ di tempo fa era la SMA: io ero lì oggi e, lasciatemelo dire, vederlo con tutti gli altri carrelli, sotto un tetto (vabbè, una tettoia), con tutti che lo festeggiavano è stato commovente e bello… bello davvero!

Ora, a parte gli scherzi: non sappiamo chi l’avesse portato all’interno di villa Pamphilj (rom, operai, centro anziani, organizzatori di qualcosa)… ma non si può, non si deve.
Perché oltre che configurarsi come furto qui si è lasciato a disposizione di chiunque un oggetto attraverso il quale è possibile farsi e far male, magari perché, da spiritosoni, lo si è usato come carrello per trasportare persone o per buttarsi giù in discesa attraverso un prato.
Probabilmente quello su cui l’ha ritrovato lunedì scorso Domenico!

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