RISORGIMENTO!


02/06/2015

RISORGIMENTO!



Centosessantasei anni fa, i primi scontri, fuori porta San Pancrazio, tra i difensori della Repubblica Romana ed i francesi del generale Oudinot… venti anni fa, nel 1995 la prima delle due rievocazioni in costume (la seconda nel 1996), organizzate dall’attore regista Adalberto Maria Merli: noi c’eravamo!

Contattata dall’organizzatore, l’Associazione per Villa Pamphilj, già reduce dalla raccolta di 30.000 firme in difesa del casino Algardi dalle mire di Bettino Craxi, mise i propri soci a disposizione quali comparse per l’evento: un’esperienza indimenticabile, rievocata appena in queste foto ed in questi documenti decisamente datati e scarsamente professionali.

Ma accedere, per le prove, all’interno della villa “il Vascello” sede del Grande Oriente d’Italia, frequentare i grandi attori che avevano scandito la nostra giovinezza, scoprire la fierezza ed il grande patrimonio storico e culturale custodito dall’associazione ex garibaldini nel museo di San Pancrazio… rivivere con entusiasmo l’epopea dei difensori della Repubblica Romana, percorrere quelle vie, evocare a voce alta, tra gli squilli di tromba e gli inni e la fanfara dei bersaglieri, ogni caduto, uomo, donna, Eroe… basta chiudere gli occhi, per riviverlo, ancora oggi, venti anni dopo.

Non c’erano stand, auto, “cocacole”… le ragazze scavarono tra i vecchi abiti delle nonne per trovare qualcosa di idoneo, chi interpretava il bersagliere imparò a correre mantenendo il passo di carica, i garibaldini lasciarono i capelli lunghi, sciolti sulle spalle… i francesi impararono la marsigliese e a marciare, fieri e compatti… benché perdenti, in quei primi scontri rievocati.
L’anno successivo c’è chi passò “dall’altra parte”, ché ciascuno voleva sperimentare un nuovo ruolo e indossare una nuova divisa… e Adalberto Maria Merli lì ad accontentarci.
Grazie… grazie ancora per quell’esperienza.. purtroppo smarrita come tante altre.

Oggi, anniversario della difesa di “quella” Roma, noi siamo però ancora qui, a difendere la villa e quello che rappresenta: per molti di noi, anche il tributo a chi lo fece, da romano, da cittadino di una nuova Nazione, da protagonista di una nuova Società… centossessantasei anni orsono!

Leave A Reply