Schiavo nero, padrone bianco.


27/09/2016

Schiavo nero, padrone bianco.



Domenica scorsa, questa curiosa scena ha catturato l’attenzione di tutta via di Donna Olimpia: una vettura del XII Gruppo Polizia Roma Capitale con al traino una quarantina tra palloncini, animali, pupazzi gonfiabili… mancava solo da un momento all’altro si librasse in volo, sollevata dalla loro spinta ascensionale! Dove l’avevano recuperati? A villa Pamphilj, ovviamente, sequestrandoli ai venditori abusivi che, sempre più numerosi, invadono alcune zone della villa. Tra l’altro, transitando alle 08,00 su via Leone XIII, anche noi avevamo notato un grosso furgone bianco (probabilmente un FIAT o un Renault) che distribuiva ogni sorta di giochi e palloni e palloncini ad una decina di cingalesi disciplinatamente in fila. Ecco, ben venga il contrasto a questa ulteriore deriva (che non è l’unica: carretti con la grattachecca, rivendite di birre ghiacciate e pasti etnici, tavolini di collanine ed orecchini, prodotti di bellezza, affitto biciclette… manca solo il venditore di cocco e patatine ed i cinesi che propongono massaggi che un fine settimana a villa Pamphilj non ci sembrerà diverso da uno trascorso a Capocotta!) ma non sarebbe più efficace se, invece di rincorrere qualche nativo dello Sry Lanka o del Bangladesh a cui, più che sequestrare il materiale ed elevare una multa che non pagherà mai, si riuscissero a colpire i “padroni bianchi”, gli sfruttatori, gli importatori di giocattoli fuori norma CE e chi li contraffà? Sembra una sciocchezza ma, scavando all’interno di questo fenomeno, apparentemente “veniale” ci si imbatte sempre più spesso in forme di illegalità e criminalità organizzata dove i padroni sono sempre bianchi e italiani e gli schiavi neri, anche se non necessariamente africani. Senza considerare l’evasione fiscale e i rischi per la salute… sì, sarebbe opportuno che certi genitori, quando acquistano questa roba per i propri figli, a villa Pamphilj, cominciassero a farci un pensierino sopra!

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