Tenda/bivacco: se nessuno la utilizza, meglio smontarla… giusto?


18/11/2020

Tenda/bivacco: se nessuno la utilizza, meglio smontarla… giusto?



La prima affermazione (“nessuno la utilizza”), confermata da due settimane di monitoraggio da parte nostra, ce l’avevano fornita dove stavamo presentando il relativo esposto (evidentemente, gli agenti avevano individuato la tenda dalle nostre foto su Facebook); la seconda è quanto noi riteniamo fosse opportuno fare, in modo che questo bivacco non venisse riattivato da altri o dal soggetto che l’aveva realizzato.
Con estrema perizia, vandalizzando sia un panchina sia un contenitore dei rifiuti, come abbiamo potuto constatare questa mattina nello smontare il tutto.
Aspetto che ribadiamo, visto come la tenda fosse dissimulata da un albero caduto e appoggiata su una pendenza ma, orizzontalmente, grazie al sostegno di una sorta di altana: per far questo, erano state sottratte almeno quattro stecche da una panchina appena restaurata e lo sportello di un contenitore dei rifiuti in metallo, martellato fino a renderlo perfettamente piatto e che, insieme ad un grosso cartone, garantiva isolamento dal terreno, solidità ed una relativa comodità.
Ancora, erano state utilizzate fascette da elettricista, tiranti e contrappesi.
Con questa descrizione (dove, in precedenza, qualcuno aveva letto un nostro compiacimento e mancanza di sensibilità) desideriamo far comprendere come, in certi casi, coloro che sembrano “semplici” sbandati possano rivelarsi, anche attraverso una manifesta abilità, qualcosa di più complesso.
Uno slavo ricercato nel proprio Paese per violenza sessuale e molestie ai minori (Casale Rosso); i 50 proiettili calibro 38 ritrovati all’interno della Cascina ai Monti occupata da 35 persone (la Polizia Roma Capitale e i Forestali stanno ancora cercandone il proprietario, vista l’ora “avanzata” in cui si erano presentati ad effettuare lo sgombero); il 29 rumeno additato come autore della lunga serie di vandalismi inferti a villa Pamphilj durante il lockdown… e così continuando, sono tutte situazioni alla cui base esiste una circostanziata segnalazione dell’Associazione per Villa Pamphilj.
Che non ambisce a sostituirsi a chi svolge compiti d’Istituto ma che ritiene di aver dimostrato quanto le proprie comunicazioni siano serie e accorte…soprattutto da non prendere sottogamba, per la sicurezza dei frequentatori e della villa.
Comunque, dopo aver smontato tutta la struttura l’abbiamo trascinata all’esterno dove, grazie all’aiuto di due giardinieri è stata poi caricata sul loro camion e portata via.
Il campeggio, ora non c’è più…anzi, ci risulta sia proprio vietato: una volta trovato, segnalato e individuato…meglio smontarlo, giusto?
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