Un (altro) muro che cade e un muro da cui cadere.


03/02/2016

Un (altro) muro che cade e un muro da cui cadere.



Il primo è quello che, partendo dall’incrocio di piazzetta del Bel Respiro corre lungo via della Nocetta: il bordo superiore, restaurato anni fa, si sta progressivamente sgretolando… un altro di quegli splendidi interventi realizzati con i fondi del Grande Giubileo!
Per realizzare la nuova bordatura venne smantellata la copertura precedente (probabile che anche qui, come era anche su via Vitellia, i Pamphilj avessero utilizzato un sistema a tegole), stesa una rete di rinforzo e ancoraggio (!!!!!!) e ancora, sopra, un nuovo intonaco.
L’intonaco e la rete che vedete ritratte in foto… sì, quelli che stanno inesorabilmente precipitando in pezzi, una parte all’interno di villa Pamphilj (per poco più di un metro), un’altra sulla sottostante via della Nocetta, una quindicina di metri più in basso!
E sotto? Pedoni e macchine che passano.

Un muro da cui cadere è invece quello su via Aurelia Antica, nel tratto che va dallo svincolo di via Leone XIII a viale di Villa Betania.
Il Servizio Giardini ha provveduto a ripulire questa sorta di terrapieno (in un altro album, ne analizzeremo i motivi… soprattutto i beneficiari!) che, mentre da una parte sovrasta di circa otto metri via Aurelia Antica, dall’altra sarà alto una cinquantina di centimetri appena.
Potete confrontarlo con l’altezza del runner che vi si affaccia: il muro gli arriva alle ginocchia… una situazione decisamente fuori norma, visto quanto prescritto dalla Legge in merito all’altezza minima dei parapetti.

E, visto che stiamo parlando di muri, vi rammentiamo quello pericolante che, da via del Maglio, affaccia sulla valle dei Daini… in pieno Giardino del Teatro.
Ancora, il muro (ed il pilone di sostegno del cancello) danneggiati recentemente all’ingresso su via Vitellia 102: qualcuno fa qualcosa?
Non scherziamo… tra Comune e XII Municipio è un altro muro, questa volta di INDIFFERENZA… questo sì, impossibile da abbattere!

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