25/06/2018
Un’ estate senza l’ombra di un bagno… aperto!
Qualche giorno fa, il 21 giugno, il solstizio d’estate e l’arrivederci alla primavera che, insieme ad altre speranze, si è portata via purtroppo anche una promessa, fatta dal consigliere Angelo Diario, presidente della commissione sport di Roma Capitale.
Come da approccio pragmatico, avevamo pubblicato la sua dichiarazione diffusa via web e l’impegno preso anche a nome del Dipartimento Ambiente, ovvero la riapertura dei bagni pubblici esistenti all’interno delle ville storiche che annunciava (a villa Pamphilj, tutti chiusi da almeno tre anni).
Per sette mesi, dall’autunno inoltrato alla fine della primavera abbiamo atteso di vedere progetti, bandi, finanziamenti e, in qualche occasione, di esprimere suggerimenti e documentare soluzioni, molte delle quali a costo-zero per l’Amministrazione.
Oggi, quarto giorno d’estate, dobbiamo dunque registrare con estrema delusione un “nulla di fatto”, peraltro NON accompagnato dalla pubblicazione di un nuovo video… di scuse o di argomentazioni, come riteniamo i frequentatori di parchi, ville e giardini meritino.
Anzi, per villa Doria Pamphilj, le scuse sono sicuramente dovute anche per altre questioni: la promessa di riapertura del Punto Jogging, previo passaggio dal Dipartimento Patrimonio all’Ambiente con (il primo) bando di affidamento nella sua storia; l’impegno di un bando (di nuovo, il primo dopo 26 anni di esistenza) per il bar ristorante presente nella villa (quando diciamo che sono 26 anni che la Sovrintendenza Capitolina “fa la ninna”, non scherziamo, anzi, ci limitiamo a sottolinearne l’incapacità e non la possibile collusione) e poi altro, passando per quella brutta storia di cancelli offerti gratitamente e persi per inefficienza amministrativa (o chissà, per interesse di altri) e di attrezzi sportivi acquistati da volontari, offerti e da quasi dieci mesi in attesa di trovare qualcuno che li metta in opera e ne certifichi il corretto collaudo.
Capiamoci, nessuno ignora le difficoltà esistenti, anzi, spesso ci siamo fatti carico noi di spiegare limiti oggettivi o di ricondurre polemiche ad una corretta percezione dei fatti (vedi “siccità” dello scorso anno o “erba alta” dell’attuale) ma certe situazioni, soprattutto se accompagnate da promesse ed impegni, stanno diventando oltremodo indifendibili.
Come la pagliacciata dei “Tavoli di Coordimento di Ville, Parchi e giardini storici”… di cui tutti si sono resi conto, purtroppo ad eccezione del Primo Cittadino e pochi altri.
E in quest’ultimo caso, le semplici scuse non saranno sicuramente sufficienti… ve lo anticipiamo!
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