Villa Pamphilj:


24/09/2015

Villa Pamphilj:



La Casetta ai Monti detta anche Casetta della Nocetta.
Guardando le foto, quelle odierne e quelle scattate nel 2014, riflettiamo tutti insieme su come sarebbe stato divertente esser presenti e guardare in faccia il sovrintendente ai Beni culturali che presentava così, il “pacchetto-quattro-casali-quattro-venghino-signori!”.
Certo, se si fosse riferito a quanto abbiamo pagato il restauro (719.541,79 euro + 48.816,55 euro.. cioè più di UN MILIARDO CINQUECENTO MILIONI delle vecchie lire) dei tre casali (Rosso, Legnara, ai Monti) sì, decisamente di pregio, ma per chi lo ha effettuato… e anche qualcosina di più, visti i risultati degli interventi.

Ve lo diamo a 2844,00 euro all’anno (267,00 euro al mese) e passa la paura!
Com’era ridotto un anno e mezzo fa, quando noi dell’Associazione per Villa Pamphilj (NON il personale della Sovrintendenza, NON quello del Comune, NON quello del XII Municipio), rimossi i mattoni che mimetizzavano i due accessi, scivolavamo all’interno fotografando e rendendo pubblica la situazione… lo valutate nell’ultima dozzina di foto di questo album.
Com’è il casale… mmmhhh… ma qui, cosa avevano mai restaurato?
Il tetto, probabilmente, ed una mano di intonaco venuto giù subito oppure invaso dai graffiti dei soliti writers.
Le grondaie in rame… pare ci fosse una fonderia all’aperto nel parco della Pineta Sacchetti… probabile l’ultimo avvistamento sia avvenuto lì, anni fa!

Ancora prima, nel 1997, in quel Piano Programma ed Utilizzo mai discusso al Campidoglio, la Sovrintendenza scriveva: “la Casetta ai Monti è destinata alle Associazioni”… e oggi invece?
Un enigmatico e vago “attività culturali”.

La chiave di lettura è un’altra ovviamente ché, anche qui, vale l’offerta 2×1: “Verrà attribuito un punteggio aggiuntivo del 20% al soggetto che presenterà un progetto di gestione unica per gli edifici (…….) della Cascina Floridi e della Casetta ai Monti”.
E dato che la prima è la reale prelibatezza di questo bando, è probabile che a chi la vuole ottenere convenga tirar fuori anche i 267,00 euro della seconda.
Già, perché potrà sempre organizzare una sorta di inedita cordata, visto che il bando prevede possano partecipare “gruppi non ancora costituiti”.
Immaginate: un bar-ristorante già molto attivo si organizza con alcune associazioni (a cui, magari, già garantisce supporto ad ogni gara, mostra, punto verde estivo, concerto), acquisisce il Casale Floridi (dove, casualmente, sarà possibile realizzare un punto ristoro.. ma lo vediamo nel prossimo album) piazzando poi i suoi “amici-di-gruppo” nella Casetta ai Monti.
Perfetto, possibile… anzi, probabile!

PS. La Casetta ai Monti è così poco importante nella manovra in atto… che non è possibile visitarla, ma solo “rimirarla” da fuori giacché, in seguito alle nostre segnalazioni, fu infine (e fortunatamente) murata.
Insomma, chi la prende, lo farà a scatola chiusa, oppure non la prenderà nessuno, oppure ancora… vedi l’epilogo dell’album!

Leave A Reply