Villa Pamphilj: piccoli bistrot “crescono”…


30/06/2015

Villa Pamphilj: piccoli bistrot “crescono”…



… ed altri ne arriveranno, portando veicoli di rifornimenti giornalieri, devastazione dei prati e della viabilità, violazioni, privilegi, inquinamento, topi, rischi, degrado, furti e razzie… esattamente quello che già ci “donano” certe iniziative sfuggite ad ogni controllo comunale e municipale.

In cambio di cosa?
Esattamente, in cambio di cosa per la salvaguardia ed il recupero della villa, dei suoi monumenti, dell’ambiente; cosa per la tutela degli animali selvatici e di quelli domestici; cosa, in termini di servizi (panchine, bagni, spogliatoi, attrezzi ginnici, giochi) e in termini di sicurezza (lotta allo spaccio, alla prostituzione, ai furti ed alle rapine) per tutti noi frequentatori?
Inutile sperare… nulla è previsto, in cambio del mercimonio e della svendita di questo nostro patrimonio.

Il bistrot (un esempio di violazioni continue, che peraltro non risulta aver mai rinnovato la propria concessione) e tutti gli altri piccoli bistrot (mensili, come quello della manifestazione “i Concerti nel Parco” oppure pluriennali, come quello che vi mostriamo in foto o come quelli che presto occuperanno il Casale ed il Giardino dei Cedrati, il Casale Rosso, la Cascina ai Monti e la Cascina Floridi) sconvolgono e sconvolgeranno completamente l’essenza di villa Pamphilj, il suo carattere, la magia e la Storia che l’avvolgono.

Con un’ulteriore aggravante, che vi sottolineiamo nuovamente, avendone già parlato in un altro album fotografico: l’affidamento ad entità, strutturalmente e strumentalmente ben circoscritte politicamente.
In foto potete riconoscere il Casale di Giovio assegnato all’ATI UISP COMITATO DI ROMA in associazione con PLURIVERSO e LEGAMBIENTE (ma anche all’ARCI), rispettivamente Ente di Promozione Sportiva (UISP), Associazione ambientalista (Legambiente), Associazione culturale e ricreativa (l’ARCI) “riferibili” al PCI poi PDS, poi DS… infine, oggi, PD/Partito Democratico.
E la stessa “riferibilità” avviene per quasi tutte le altre iniziative condotte all’interno della villa: all’interno e di fronte alla Palazzina Corsini come alla Cascina Farsetti, sotto l’arco dei Quattro Venti come al punto Jogging o all’ex-chiesetta su via Vitellia.

E dato che non si vive di arte o volontariato, la prima iniziativa che i vincitori di bandi varano è organizzare un bel punto di ristoro con cui tirar su qualche euro: quello de “i Concerti del Parco” per il quale gli organizzatori ne chiedono più di 12.000,00 a chi lo gestirà è stato montato ieri… quello che frutterà ben più dei 1000,00 euro di concessione mensile (posto che la paghino) a UISP, Legambiente ed ARCI è in avanzato stadio di realizzazione già da settimane.
Intorno al Casale di Giovio, i cavi elettrici, gli scavi fognari, i pannelli, gli interruttori… le mani dei titolari sollevate a coprire l’obiettivo della macchina fotografica: “Questo è un cantiere privato, lei non può fare queste foto!”

Ci raccontano di attività culturali e sportive, bookshop e vendita di oggettistica… ma dato che l’unica cosa che possa rendergli è la ristorazione, quello diventa l’unico elemento trainante delle loro attività.
Un cantiere privato, dal quale ci serviranno da mangiare… e con il quale, innanzitutto, mangeranno loro: la villa e le poche risorse rimaste alla Città.
Aspettate e vedrete.
Oppure dateci una mano e troviamo insieme il modo di mostrare un’altra via ad un’Amministrazione così ottusa e povera di idee.

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