Volpe uccisa: il referto della LIPU, il comunicato…


12/01/2016

Volpe uccisa: il referto della LIPU, il comunicato…



… dell’Associazione per Villa Pamphilj ripreso dalle agenzie stampa, dai principali quotidiani romani e dalle testate online.
Perché per noi, presenti al fatto, e come nostra abitudine, impegnati a documentare e fare chiarezza, la questione non deve e non può finire così.

In questi giorni, è montata una più che comprensibile ondata di sdegno per le foto che abbiamo dovuto scattate sabato e diffondere insieme alla notizia: siamo stati testimoni dell’intervento della Polizia Roma Capitale e della Polizia di Stato, abbiamo raccolto il racconto dei due ragazzi presenti all’aggressione (con cui siamo in costante contatto), abbiamo accertato tutti i tentativi effettuati dai cittadini che, sabato, si sono adoperati perché Polizia Provinciale, Corpo Forestale dello Stato, associazioni di volontariato (ARF) e ambulatori veterinari (piazza Ceresi) intervenissero.
Ci siamo messi in contatto con il “Centro di Recupero Fauna Selvatica” della LIPU di Roma (che ha ricevuto alle 12,32 di sabato scorso, dalle mani degli agenti del XII Gruppo Polizia Roma Capitale, l’animale già in stato comatoso), e siamo stati a nostra volta contattati da chi desidera approfondire, come noi, in maniera costruttiva (e normativa) tutto quel che è successo.
Soprattutto, comprendere come un animale selvatico ferito alle 9,30 abbia raggiunto l’unico luogo idoneo a prestargli soccorso tre ore più tardi.

Quello che abbiamo scoperto è che NON ESISTE, ALLO STATO ATTUALE, NESSUN ORGANO A CUI SPETTI ISTITUZIONALMENTE, IL COMPITO DI INTERVENIRE: di qui, i ritardi per l’indegno scaricabarile che abbiamo potuto accertare e che è la conseguenza dell’assoluta mancanza di norme e di protocolli idonei.
La presenza diffusa della fauna selvatica nella nostra Città, inurbata o già presente, pone di fronte alle problematiche esplose per questo caso drammatico ormai quotidianamente: le volpi morte a villa Pamphilj quest’anno sono ben quattro e l’ultima, quella di sabato, si è ritrovata in compagnia di altre due già ricoverate presso il Centro gestito dalla LIPU.
Volpi avvistate su via delle Fornaci a 50 metri dal Vaticano, volpi ritrovate all’interno della sede dell’agenzia ADN Kronos su viale Trastevere, volpi avvistate su via Angelo Emo… ce ne sono davvero tante, e stiamo parlando delle presenze e degli avvistamenti di una piccola parte del quadrante di Roma sud. E solo di volpi, perché ovviamente, la fauna selvatica è rappresentata da moltissime specie.

Di fronte a certi eventi, è dunque necessario metter mano a procedure puntuali ed efficaci: mai più ore di agonia, mai più indecisione e scaricabarile, mai più un Comune ed una Provincia che si rapportino in questo modo incivile ed inadeguato con il proprio patrimonio naturale ed i nostri amici animali.
Applicazione delle norme vigenti (che, finora, sono invece disattese), un numero verde nazionale, procedure semplici e personale istruito e responsabilizzato ad operare.
L’impegno profuso con generosità dai volontari della LIPU va riconosciuto e supportato concretamente: il loro ambulatorio è in condizioni di curare e seguire con amore le sofferenze di tante specie e non può rimanere mortificato dalla mancanza di fondi (il Comune glieli nega da tre anni) e dall’assenza di una norma che circoscriva esattamente “a chi spetta” raccogliere ed accompagnare fin lì gli animali selvatici rinvenuti feriti.

Nei prossimi giorni… altro, sperando che quelle brutte immagini, rimbalzate sui social media tra rabbia e incredulità, aprano finalmente una breccia nell’inefficienza di amministrazioni insensibili e, fin qui, latitanti.

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