“Amo la mia Città, voglio contribuire alla creazione di una Società più giusta e vivibile: la scelta di difendere villa Doria Pamphilj, il parco, la Storia e l’Ambiente che racchiude, ne sono stati una conseguenza.
I temi sono contenuti all’interno dello statuto associativo e riguardano la tutela, la difesa dal degrado, la valorizzazione di villa Doria Pamphilj: ogni giorno li condividiamo con gli altri soci, con chi abita nel quartiere e nella Città, con le Istituzioni e le Forze dell’ordine raccontando attraverso i social media quanto succede all’interno del parco.
Ancora, raccogliamo materiale inedito su ogni storia e fatto connesso: cartoline, articoli di vecchi giornali, libri, oggetti, personaggi, persone esistenti… insomma tutto ciò che può arricchire la conoscenza di villa Doria Pamphilj e dei suoi problemi.
Periodicamente, organizziamo pulizie della villa, sottoscrizioni per donare fiori, piante, attrezzi sportivi e altro, assemblee aperte a tutti per raccogliere le opinioni ed il sostegno di chi si riconosce in questa “mission”. Presentiamo progetti e denunce negli uffici dell’Amministrazione ed in quelli delle Forze dell’ordine.
Attraverso un’opera capillare, una presenza costante sul territorio, una capacità di documentazione attenta ai dettagli abbiamo conseguito importanti risultati, catalizzando l’attenzione dei media nazionali e locali, delle Forze dell’ordine e dei diversi livelli dell’Amministrazione, nazionale e locali, che ci ritengono, nel nostro campo (villa Doria Pamphilj), un interlocutore preparato e qualificato.
Sì, in seguito alla nostra azione, si è sviluppata una forma di comunicazione ed informazione costante da cui, ogni intervento mirato alla salvaguardia di villa Doria Pamphilj non può oggettivamente prescindere.”
Questo scriveva Paolo Arca di se stesso e dell’Associazione da lui fondata. Questo è quello in cui credeva e per cui ha lottato tutta la vita.
A due anni dalla sua morte è molto difficile parlare di lui, perché ogni parola o pensiero non riuscirebbe a spiegare fino in fondo la sua passione e determinazione nel difendere Villa Pamphilj.
Ricordare Paolo… come si fa? Chi lo ha conosciuto sapeva che era un uomo d’azione, che guardava ai fatti e che certo non amava la retorica, le frasi di circostanza.
Possiamo solo dire che tutti i giorni lo sentiamo molto vicino, anche camminando per i viali della villa o magari guardando il verde degli alberi, in questa stagione così splendenti, bellissimi.
Per il resto le sue parole raccontano bene chi era era e cosa voleva per Villa Pamphilj.
Grazie Paolo, quello in cui hai sempre creduto è sempre qui, con tutti noi.