Già per questo motivo occorre prestare un po’ di attenzione. Perché le cornacchie grigie (Corvus cornix), una specie molto diffusa nei parchi romani, tra cui Villa Pamphilj, possono diventare davvero poco socievoli se vedono degli “estranei” in prossimità dei loro nidi.
In questo periodo dell’anno infatti avviene lo svezzamento dei loro piccoli, e la presenza di persone, di cani, possono essere percepiti dalle cornacchie come un pericolo per la loro prole.
Proprio un paio di giorni fa c’è capitato di essere “avvisati” in modo energico da un paio di esemplari: in questi casi è meglio defilarsi velocemente, perché se è vero che aggressioni violente sono abbastanza rare, è anche vero che è sempre meglio avere un po’ di precauzione.
Ricordiamo che questi animali ci sono sempre stati nei nostri parchi, nelle aree verdi romane.
La cornacchia grigia è un animale estremamente intelligente: ha una lunghezza di circa attorno ai 45-50 cm con un’apertura alare di circa 90-100 cm, ed è dotata di un becco è robusto ricurvo quanto basta da permettergli di “agguantare” facilmente molte prede.
L’altra settimana abbiamo salvato dalle “grinfie” di una cornacchia un esemplare di Bufo bufo (rospo comune, specie protetta dalla convenzione di Berna), ma sono in grado di reperire anche topolini, piccoli rettili, insetti ed altri invertebrati.
Ecco in questi giorni prestate un po’ di attenzione, soprattutto se avvertite un “gracchiare” più forte del solito, e se avete con voi cani, anche di piccola taglia: ma non preoccupatevi questo comportamento durerà solo per pochi giorni, giusto il tempo che ci vuole affinché i piccoli “cornacchietti” lascino il loro nido per prendere la loro “strada”, il cielo.
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