Quel che resta degli Ippocastani….

Nulla.
Oggi uno dei viali più belli ed iconici di Villa Pamphilj, di fatto non esiste più, perché purtroppo sono stati abbattuti la gran parte degli alberi che lo adornavano, ovvero gli Ippocastani. Sono tutti a terra i tronchi e i rami, alcuni anche con le castagne attaccate, altri sbriciolati.
D’altra parte a guardarli da vicino sono estremamente compromessi: grossi fori all’interno dei tronchi si rivelano ai nostri occhi insieme alle grandi macchie scure tragicamente “dipinte” sui ceppi.

Ne abbiamo preso visione oggi, con la morte nel cuore, perché questo viale rappresenta davvero un posto speciale. Queste piante erano tra le prime a colorarsi in autunno, in estate invece fornivamo una bella ombra. Era bello camminarci in mezzo, correre sotto un cielo giallo, rosso, verde…
Qui per anni abbiamo visto l’andirivieni di una famiglia di merli che aveva “casa” in uno dei tronchi all’interno del quale di potevano guardare i piccoli spalancare la bocca in attesa del cibo. Adesso non vedremo più il tappeto di foglie colorate che annunciava una nuova stagione in arrivo, non ci capiterà più di spiegare più e più volte a chi non lo sapeva, come questi alberi maestosi non fossero castagni e che i loro frutti non si potevano mangiare. Quanti bei ricordi… questo, di fatto, era uno degli angoli più belli di Villa Pamphilj.

Ci spiace davvero, ma come sempre la nostra Associazione rispetta le professionalità di chi ha i titoli e la dignità lavorativa di eseguire le potature e purtroppo anche gli abbattimenti.
Vorremmo però sollecitare l’Amministrazione Capitolina a dare la massima informazione riguardo questi interventi sia per rispetto dei frequentatori della villa e sia per evitare disinformazione, illazioni e quant’altro.
Ci piacerebbe anche conoscere, se e quando queste piante saranno sostituite. E con questo intendiamo le reali tempistiche e la tipologia di alberatura che verrà nel caso piantata.

Perché un albero, gli alberi non sono semplicemente un ornamento, ma parte della Storia, della Bellezza, dell’essenza stessa di un luogo magico ed unico come Villa Pamphilj. E qualsiasi intervento o cambiamento, seppur necessario, ha delle ricadute, delle conseguenze.
Per questo deve essere, mirato e soprattutto ragionato in ogni suo aspetto: ambientale, storico e paesistico. Si terrà conto di tutto questo?

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