A. A. A. … aiuola recintata offresi!


03/07/2015

A. A. A. … aiuola recintata offresi!



L’idea è venuta ad un nostro socio, Alberto, l’architetto tuttofare: “perché non le recintiamo queste aiuole? Dopo che le abbiamo pulite, in pochi giorni ritornano sempre in condizioni pietose. Dovremmo fare qualcosa, non so, impedire che qualcuno ci entri, le rovini, le sporchi ”.
In effetti ci faceva un po’ rabbia vedere che le aiuole dell’ingresso di piazza San Pancrazio dopo essere state pulite dai nostri volontari, tornassero in poco tempo ad essere ricoperte da carte e da escrementi di cani … e non solo!
Ci sembrava un vero peccato che le essenze piantate con tanto amore qualche mese prima subissero questo trattamento, ed anche che, la prima cosa avvertita all’ingresso della nostra bella villa, fosse un forte, intenso cattivo odore… insomma occorreva fare qualcosa! Ma come?
La maleducazione si sa non è facile cosa da estirpare, e non tutti i frequentatori della villa si pongono certi problemi, anzi, parliamoci chiaro, è più facile che questi li creino i problemi.
Comunque, consapevoli che le azioni valgono più di qualsiasi parola, ci siamo detti che un tentativo andava fatto, che per preservare le aiuole ci voleva un dissuasore, un piccolo impedimento: ecco diciamo un vero e proprio “sbarramento”.
E quindi?
Detto fatto! Abbiamo pensato di riciclare alcuni pedane di legno trovate abbandonate pochi giorni prima vicino ai cassonetti e di trasformale in piccole staccionate. Metro, sega e martello, un po’ di lavoro et voilà , ecco che le recinzioni hanno preso forma!
E così l’altro giorno di buon’ora, alle 8 del mattino (sigh!) ecco che le nostre tre attivissime A (ndr. Alberto, Anselmo ed Adriana) le hanno sistemate intorno alle aiuole. Si è deciso di non farle particolarmente alte, soprattutto per non creare un impatto visivo troppo evidente.
Comunque speriamo siano sufficienti a frenare l’irruenza di qualche amico a quattro zampe e ad evitare le frequentazioni di qualche “umano” poco educato.
Per completare l’opera le tre A (ma si accettano anche le altre lettere dell’alfabeto eh!) torneranno presto in azione: la staccionate saranno infatti dipinte di verde, in pratica dello stesso colore del palo che sostiene la targa della via dedicata a Gabriele Laviron, il volontario francese caduto in difesa della Repubblica Romana del 1849.
Naturalmente con l’occasione verrà ridipinto e pulito anche lui, il palo, così che il nome del nostro eroe risorgimentale sia sostenuto adeguatamente.
E poi faremo anche…uhmmm no, non ancora: continuate a seguirci perché…. to be continued!

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