24/10/2022
“Anche a Kalì piacciono i gatti, ma non quelli dipinti sugli alberi!”
Chissà cosa avrà pensato la piccola Kalì, la canetta di Alberto dopo aver visto il micio riprodotto sopra il tronco di uno degli alberi che costeggiano via Bartolomeo Rozart. Sicuramente non sarà rimasta contenta … e come a molti di noi, non gli saranno piaciute nemmeno le scritte vandaliche apparse venerdì mattina presso l’ingresso di Villa Pamphilj n.9/a, in via Gabriele Laviron.
Già perché purtroppo a Villa Pamphij, ma anche in tante vie del quartiere, sono tornati in azione i vandali.
Le scritte vandaliche sono state fatte con la vernice nera sicuramente tra le tra le 9 e le 12 di mattina di ieri mattina (chissà qualche ragazzetto che ha marinato la scuola?) mentre il “disegno” sul tronco, prodotto con della vernice blu, è apparso già da qualche giorno.
Così, come già fatto altre volte, ieri mattina abbiamo ricoperto le scritte su via Gabriele Laviron. Roberto ed Alberto, di buona lena, con l’aiuto scodinzolante di Kalì (anche troppo entusiasta, e che diamine!) Marlon, Lulù e qualche altro canetto di “passaggio” hanno dato copiose mani di vernice ricoprendo interamente le scritte nere.
Riguardo la vernice blu che deturpa l’albero, sarà sicuramente difficile da eliminare senza creare problemi alla pianta … in ogni caso ci informeremo se per caso si può fare qualcosa.
E siccome gli atti che degradano e sviliscono l’ambiente non devono essere sottovalutati, abbiamo presentato una regolare denuncia/esposto presso i Carabinieri della Stazione Roma Gianicolense.
Perché questa non è una “forma d’arte”, come alcuni pensano di far passare.
L’ arte non si impadronisce della bellezza annullando l’essenza stessa di un albero, non si manifesta sporcando il muro di un parco storico, piuttosto crea nuova meraviglia ed incanto.
E qui di meraviglia ed incanto c’è solo Villa Pamphilj, Kalì e i suoi amici: le scritte idiote o i disegni banali, invece, restano solo tali.
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