11/07/2013
Appuntamento con Foxy!
Foxy si presenta all’appuntamento con gli amici umani all’imbrunire, quando ci sono poche persone nei paraggi ed è sicura che nessuno la possa vedere.
Tra i cespugli spia i movimenti di chi, da qualche tempo, le porta da mangiare: è guardinga Foxy, sa che non si può fidare di chiunque.
Aspetta con pazienza che il cibo sia lasciato, con destrezza si avvicina… afferra il boccone e… via!
A far da spettatori “interessati” una comunità di gatti… tutti rossi: una frettolosa mutazione genetica per mimetizzarsi con il più scaltro canide e contendergli la pappa offerta dai generosi bipedi?
Foxy è un esemplare di volpe di medie dimensioni dal manto rosso scuro.
L’habitat naturale della sua specie erano i boschi ricchi di lepri, roditori, uccelletti spensierati… ma trasferirsi in città presenta innumerevoli vantaggi e abitare a villa Pamphilj, per Foxy è un ottimo compromesso: la temperatura mediamente più alta di 2/3 gradi rispetto alla campagna, dei bei sacchi dell’immondizia dove recuperare un dessert, qualche paperella distratta che rientra (purtroppo per lei) troppo tardi nel sicuro rifugio dell’isolotto al centro del laghetto del Giglio, erba, fossi, ruderi… e questi umani… affascinati dal mio selvatico charme!
Non è l’unica.
Ogni tanto si ha la fortuna di avvistarne altre, mentre velocemente attraversano la strada di un runner, di una mamma con carrozzina, di una coppia di fidanzati: di solito, sono incontri fugaci e in zone isolate, più frequenti la mattina presto oppure al tramonto.
Capita invece, sempre più spesso, di rinvenire esemplari morti, come il cucciolo trovato un mese fa da un frequentatore del parco: aveva la pancia squarciata. Chi l’ha ucciso? Un cane, oppure è morto per cause naturali e la sua carcassa è stata devastata da qualche altro animale?
Un’altra volpe è stato notata ultimamente dalle parti di via Leone XIII: aveva poco pelo, il manto distrutto presumibilmente dalla rogna, camminava debolmente, sfinita dalla fame o da qualche malattia.
Ancora, un altro giovane esemplare è stata ritrovata moribonda nei pressi del laghetto del Giglio: è stata soccorsa, speriamo si sia ripresa.
Non solo villa Pamphilj… ma anche più, verso il Centro: un esemplare maschio, poco tempo fa, si è introdotto in una proprietà privata in via delle Fornaci insinuandosi in un piccolo ovile. Fortunatamente i proprietari, amanti degli animali, lo hanno salvato.. ma quanti farebbero la stessa cosa?
Con la reputazione che la volpe si è fatta, smaliziata e capace cacciatrice, la maggior parte delle persone la vorrebbe uccisa, debellata.
Foxy invece è’ davvero una volpacchiotta fortunata.
Non tutti gli esseri umani sono così pericolosi e alcuni le hanno dato addirittura un nome e le forniscono parte del cibo per sopravvivere.
Certo, qualcuno potrebbe obiettare che non è il caso dar da mangiare ad un animale selvatico, ma come si fa a non aiutare un cucciolo così bello?
E soprattutto, come si fa a non condividere anche con lei il privilegio di ritrovarsi, insieme, in un luogo magico come villa Doria Pamphilj?
Chissà, magari anche il Comune di Roma dovrebbe occuparsi ogni tanto di Foxy e delle altre specie selvatiche presenti nella villa: censendole e adottando una politica di conservazione ampia e puntuale per gli animali più a rischio.
Parimenti, avviare un’analisi sull’impatto ambientale causato dagli animali non autoctoni inseriti illegalmente, sensibilizzando cittadini, operatori comunali e Forze di polizia (il Corpo Forestale, ad esempio) a comportamenti più attenti, così da impedire il ripetersi del rilascio di specie invasive.
Come anche dei troppi abusi contro gli animali del parco, dal furto continuo delle uova di cigno dalla covata di ogni anno, all’uccisione di volpi, di cigni e di altri volatili del laghetto: Foxy e tutti gli altri abitanti di villa Doria Pamphilj sono lì che aspettano… insieme ad un buon boccone, se ve lo ricordate!
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