Bando affidamento casali: ma cosa porta veramente alla villa?


22/10/2015

Bando affidamento casali: ma cosa porta veramente alla villa?



Il bando scaduto venerdì scorso (il 16 ottobre)… anzi no, “una piccola proroga di una settimana” (!), i due casali già affidati e di prossima apertura (?), i nuovi quattro (e il collegamento in corso dal “più appetibile”… ma, mi raccomando “c’è anche l’ex-legnara non lontana dal Teatro!”), i prossimi casali (prosegue quindi la svendita a trance di villa Pamphilj), la “valorizzazione” (sì, del patrimonio di chi ci gestirà attività economiche, segnatamente quello di tipo intrattenimento+ristorazione)… parola di Sovrintendenza, di un Assessore comunale, del capogruppo alla Regione dello stesso partito, di un’associazione che con villa Pamphilj non c’entra nulla ma che nei servizi con i soggetti di cui sopra viene sempre invitata!
Date un’occhiata a questo collegamento, proposto dal TGR Buongiorno Regione di ieri 21 ottobre, in diretta dal casale Floridi a villa Pamphilj: dal minuto 10,35 al minuto 14.40 e, nuovamente, dal minuto 21,15 al minuto 25,00 della trasmissione.
Le proroghe, già due (prima scadeva il 9 ottobre, poi il 16, poi il 23, cioè domani… ma a questo punto è il caso di dire “forse”!) per il motivo che “c’è tanta richiesta”: beh, chi era interessato si sarebbe dovuto muovere prima, sono mesi che il bando è stato indetto… oppure, per caso, stavamo aspettando arrivasse l’offerta di qualcuno in particolare?
I due casali già affidati e di prossima apertura: non è vero, il casale di Giovio, dove sono state realizzate esclusivamente opere per un punto ristoro (altro che cultura e tutto il resto) e “vinto” da Legambiente/UISP/ARCI è fermo da mesi: i “volontari” di una di queste associazioni no-profit chiedono di essere pagati per il servizio da prestare… ed hanno incrociato le braccia!
Sempre per la favola del no-profit (!), vedremo quali associazioni culturali e sportivo-dilettantistiche (yoga, nordwalking eccetera, tutte a titolo oneroso, quindi ap-profit) affiancheranno le proprie attività a chi ha “vinto” il casale dei Cedrati, di prossima apertura. Musica, rappresentazioni, cene e quant’altro… con un occhio alla possibilità di prendersi, oltre al casale, il grande giardino già munito di tettoia… perfetto per piazzarci qualche fila di tavolini: scusate, stiamo parlando di una villa storica o dell’ultimo piano di un outlet?
I quattro casali del bando ANCORA in corso: molti dei partecipanti o degli intenzionati a partecipare riferiscono di voci: “è inutile, già si sa a chi andranno”. Se fosse davvero così, lo vedremo presto e, comunque non ne saremmo affatto stupiti, viste alcune “costanti” di questa villa.
Il problema delle competenze frazionate… ma dai?
Sono trent’anni che ci propinano questa storiella quando sono proprio “loro” (Sovrintendenza, Comune, Municipio ed anche altra Politica), a volerle mantenere così e non aprire un pubblico confronto sulle soluzioni… un’Authority ed un Piano Programma e di Utilizzo!
Trent’anni: la Sovrintendenza rischierebbe di perdere l’assai a lei caro, diritto di veto (con il quale realizza, favorisce o rifiuta di rispondere quando e come le fa più comodo) e la propria autonomia patrimoniale (attraverso la quale affida a… chessò, a Zetema piuttosto che a Istituti di restauro più qualificati, certi lavori); il Municipio ed il Comune la possibilità di favorire i propri sodali raccattando consensi attraverso le loro iniziative; certa altra Politica… potrebbe non gradire impedimenti a poter utilizzare la villa come parcheggio (la Presidenza del Consiglio dei Ministri) o a favorire Associazioni ed ONLUS a cui attribuisce parti di villa e fondi per centinaia di migliaia di euro (attraverso i quali, casali diroccati e di una quarantina di metri quadri, diventano improvvisamente strutture cinque volte più grandi)!
In tutto questo, non c’è un euro destinato alle villa, alla sicurezza dei suoi frequentatori, ai parco giochi, ai percorsi sportivi, ai bagni, alla WiFi, ad un cartello per il servizio delle visite guidate gratuite del Servizio Giardini, all’assunzione di nuovi giardinieri, alla sostituzione delle piante malate e cadute, alla soluzione del problema di quei poveri esseri che sopravvivono sotto al ponte o su di una panchina.
Complimenti, proprio un bel progetto per la villa più bella e grande di Roma: già, ma se è davvero così grande, c’è ancora più spazio per aprire punti ristoro e mangiarci dentro!
E sopra, ovviamente.
http://www.rai.tv/…/ContentItem-9d2cf801-bfb4-4d42-9efe-29f…;

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