Ecco come si presenta il magnifico ingresso monumentale di Villa Pamphilj progettato e realizzato su disegno di Andrea Busiri Vici nel 1863: cartelli divelti , una tanica di plastica, tabella ricoperta dalle scritte e non ultimo una ruota buttata alla meno peggio.
Il numero civico è coperto da una pseudo tabella per le indicazioni a sua volta ricoperta da scritte e manifesti abusivi. Tutto intorno immondizia, bottiglie di vetro e plastica, lo spazio circostante (dove è vietato parcheggiare) è completamente affossato dal passaggio continuo di mezzi e quant’altro.
E in questo modo che l’amministrazione comunale intende accogliere i futuri pellegrini? Certo che se all’ingresso non si capisce nulla e non ci sta nemmeno mezza mappa di Villa Pamphilj…
Ed infatti un piccolo assaggio lo abbiamo visto proprio in questo periodo di “ferie”: più volte abbiamo incrociato qualche turista spaesato girare a vuoto per la villa alla ricerca dell’uscita, del laghetto o dei bagni, i quali nonostante i lavori in cantiere, sono ancora inesorabilmente chiusi.
Eppure basterebbe poco, Giubileo oppure no: un po’ di pulizia, dei cartelli esplicativi (previsti dal Regolamento del Verde) e soprattutto la valorizzazione di questo spazio. Che come per tante altre parti della villa non è un semplice ingresso.
Qui è dove sul muro esterno ci sono ancora incastrate le palle di cannone sparate nel 1849 dai soldati francesi durante i combattimenti per la Repubblica Romana , qui Andrea Busiri Vici ha disegnato volutamente un ingresso monumentale, rivestendo i muri che fiancheggiano il cancello con un bugnato rustico e sempre qui, a pochi metri, c’è lo Chalet Svizzero, nato come un edificio di servizio ed un tempo dimora del custode di Villa Pamphilj.
Su quest’ultimo punto stendiamo un velo pietoso per la continua scelta dell’Amministrazione Capitolina nel non voler ripristinare la figura del custode…
Toccherà ai cittadini (cioè alla nostra Associazione), come già avvenuto in decine di altre occasioni, a provvedere appena possibile a ripulire quest’ area, il tutto senza ricevere compensi, ringraziamenti o alcunché, ma solo ed esclusivamente per il bene di Villa Pamphilj e del decoro di questa Città.