19/07/2016
Camilla e… i
Bulli sì.. ma mica tanto! Sono i cani della razza Bull Terrier che hanno scelto Villa Pamphilj per incontrarsi la scorsa domenica e dare vita ad un happening tutto speciale. Armati di umani rigorosamente al guinzaglio, si sono dati appuntamenti nel giardino dei Teatri, proprio di fronte Ninfeo dei Tritoni.
C’erano Camilla, Tito, Duna, e tanti altri. Chi con il manto bianco, chi tutto marrone, chi a macchie bianche e nere in stile mucchetta, ma anche nero, marrone e bianco… insomma per tutti i gusti. Ogni mese si incontrano in un luogo diverso, così tanto per fare due slappate e qualche abbaio, per scambiarsi musate e rotolarsi tutti insieme, insomma un bel modo per passare qualche ora in compagnia. Ad unirli un gruppo Facebook che si chiama appunto “Bulli de Roma”. Questi cani, molto temuti per la loro nomea che li vede aggressivi e fuori controllo, in realtà, ci dicono i loro gli umani che li accompagnano, sanno essere estremamente affettuosi, soprattutto con i bambini.
Il Bull Terrier nasce nell’ottocento in Gran Bretagna dalla selezione di due razze, l’”Old english bulldog” e alcune varietà di “terrier” . E’ un cane vivace e coraggioso, ma dal temperamento calmo e mansueto soprattutto in famiglia. Purtroppo nasce come cane da combattimento e per questo motivo viene spesso etichettato come un animale pericoloso ed estremamente aggressivo.
A vederlo sembra quasi avere l’aspetto di una pecorella o di un maialino. Addirittura c’è chi dice che sembri un tapiro, fatto sta che non passa certo inosservato con quella testa che è un tutt’uno con il muso. L’altra sera a vederli tutti insieme sembrava di stare dentro un grande gregge, buono e festoso. Quasi un idilliaco “quadretto inglese”: belli ed educati , e disponibili per qualsiasi posa.
Solo ad un certo punto si è sentito abbaiare e ringhiare sommessamente. Abbiamo temuto che la festa si guastasse, che forse le dicerie erano vere… E invece no, e quasi ci vergogniamo a dirlo: il cane che faceva baccano in mezzo a cotanta calma e sobrietà, non era un Bull Terrier, ma un’infiltrata di nostra conoscenza, ovvero Birra, la mascotte dell’associazione. Un Jack Russell tutto pepe ed energia che, senza tema, strombazzava la sua presenza con un tale e micidiale bau bau , tanto che ad un certo punto Tito, un aitante Bull Terrier si è sdraiato sul prato e ci ha guardato sconsolato come a voler dire: “Vi prego, fate qualcosa, portatela via, non ne possiamo più!” Lo abbiamo accontentato, lui e tutti gli altri. In fondo la festa era la loro. E così, piano piano siamo andati via, con Birra che dentro di sé, siamo sicuri, avrà pensato: “Tiè beccateve questa, bulli de Roma dei miei stivali!”.