24/05/2016
Casale dei Cedrati… tredici indagati.
Rappresentanti delle Cooperative e dirigenti del Comune e della Sovrintendenza, per turbativa d’asta, abuso d’ufficio e abuso edillizio, oltre che per la violazione dei parametri previsti nel bando di assegnazione: insomma, non propriamente un serie di peccati veniali. (leggi l’articolo de “Il Tempo”>http://goo.gl/BuZMWh)
Dalle irregolarità scoperte nella gara pubblica di concessione, ai buchi praticati nell’acquedotto Traiano Paolo passando per una zona destinata ad essere una caffetteria trasformata invece in una cucina attrezzata per cerimonie e pranzi, come imprudentemente pubblicizzato sul sito Internet della Società Consortile Casale dei Cedrati, le indagini si estendono così anche ad altre strutture, anch’esse nominalmente destinate ad attività culturali… e a questo punto sarà curioso scoprire se, anche in tutti questi altri casi ci fosse qualcosa che non andava.
Ne abbiamo parlato diverse volte condividendo con chi ci segue le tante stranezze, i lavori, la creazione di pertinenze, quella delibera che parla dell’adozione di rotonde e aiuole spartitraffico utilizzata invece per farsi affidare in adozione un giardino storico all’interno di una villa storica.
E avevamo pubblicato le foto scattate nel maggio 2013 quando il Dipartimento Ambiente aveva ristrutturato tutto il Giardino dei Cedrati (con i soldi comunali) e quelle degli interni del Casale, scattate ad agosto/settembre 2015 dove gli ambienti appaiono decisamente ben tenuti, visto che dai lavori miliardari del Grande Giubileo del 2000, nessuno li aveva mai occupati.
Sì, le pareti andavano rinfrescate e apparivano percorse dalle tracce per l’impiantistica termica ed elettrica realizzate dai vincitori della concessione… così avevamo sottolineato come i citati 300mila euro di spese sostenute da costoro, ci apparissero “un tantino” esagerate.
Considerando anche il probabile ricorso a formule di leasing e franchising oltre a quell’interessante trasformazione da ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) a Società Consortile, realizzata una volta vinto il bando.
Con questo sistema, l’offerta delle attività può essere dilatata, coinvolgendo Associazioni Sportive Dilettantistiche e Associazioni Culturali (tutte appartenenti al no profit, dunque esentate dalla contabilità fiscale) proponendo corsi di qualsiasi tipo, dal running alla pittura, dalle lingue al Nordic Walking, dalla cucina allo yoga… ovviamente con l’intento di coprire l’offerta culturale, ovvero l’obiettivo primario dell’affidamento.
Aspetto mai decollato e surclassato da quello connesso alla ristorazione, l’unico che fornisca introiti sempre costanti e sicuri.
Soprattutto a fronte di una concessione dall’importo ridicolo, poco più di 1900.00 euro al mese per 390 mq. coperti, 230 mq. di cortili, 600 mq. (?) di giardino, ingressi su via Aurelia Antica e all’interno di villa Pamphilj.
Con un occhio puntato su altre strutture limitrofe… ma anche questo ce lo chiarirà la Procura della Repubblica, con i 13 indagati destinati probabilmente ad aumentare.
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“Casale dei Cedrati: dalle stelle alle stalle?”> https://goo.gl/mYi3NY
“La Polizia di Roma Capitale sequestra il Casale dei Cedrati…”> https://goo.gl/YO088U
“Se i casali vengono due lire, i giardini sono addirittura gratis!”>https://goo.gl/Mh4mcG”;
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“La storia continua (to be continued)…”>http://tiny.cc/i0a0zx
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“I bandi del Comune: due assegnatari… già morosi?”>http://tiny.cc/y5lz3x
“Quei 5.00, 10.00, 26.00, 120.000.00, 499.700.00, un milione…”>http://tiny.cc/vit32x