20/03/2017
Casale Rosso… per la vergogna!
Più di una, concedetecelo.
La prima vergogna è rappresentata dal permettere sia abitato da abusivi e, nonostante le numerose segnalazioni, non si organizzi un intervento di sgombero, pulizia e messa in sicurezza definitiva da ulteriori tentativi di occupazione.
La seconda vergogna è la probabile attività svolta dagli occupanti: rumeni poco più che diciottenni “applicati” sicuramente alla prostituzione maschile qualche anno fa, una giovane fanciulla dell’est (almeno una, ma qui, all’interno ci vivono comunque più persone) individuata in tempi più recenti… ed una villa storica frequentata giorno e notte da clienti, prostituti, prostitute e con intere aree disseminate di preservativi, fazzoletti e resti di questa particolare “consumazione”.
Poi c’è un’altra vergogna, ovvero le condizioni in cui questo edificio, ristrutturato a “suon di centinaia di migliaia di euro” appena sei anni fa, si trova da diverso tempo: aldilà della devastazione operata dagli occupanti, i muri esterni come quelli interni vengono giù, letteralmente corrosi dall’umidità e macchie e crepe e rigonfiamenti caratterizzano ogni superficie ed ogni suo lato.
L’ultima vergogna, la più grave, a nostro avviso: la mascalzonaggine di chi ha realizzato lavori fatiscenti e di chi, evidentemente complice, li ha commissionati ed approvati, ha steso i necessari studi storico-artistici, ha effettuato i collaudi finali.
Dulcis in fundo, non è stato neanche in grado di elaborare una destinazione d’uso, una valorizzazione, una qualsiasi forma di tutela.
Salvo offrire questo ed altri tre edifici ad un tozzo di pane… quando era ormai troppo tardi: già a devastazione e degrado avvenuti, la Sovrintendenza Capitolina inserì (agosto 2015) il Casale Rosso in un bando proponendolo a soli 345,00 euro al mese… un affronto e un palese favore scongiurati solo dallo scoppio dello scandalo denominato “Affittopoli”.
Sarebbe interessante consultare quella graduatoria già formata e, appunto, bloccata… chissà che non se ne possa trarre indicazione per un’ulteriore vergogna, quella di funzionari incapaci da una parte e sempre pronti a mettersi a disposizione di qualcuno, dall’altra.
Senza provarla… la vergogna!
PS: dai e dai, gli occupanti (già individuati dall’apertura/chiusura/addobbo delle finestre sulla facciata), hanno fatto l’errore che aspettavamo, lasciando socchiusa la porta-finestra del terrazzo: ci siamo arrampicati e, dopo una leggera spinta… questo è quanto c’è all’interno. Non al primo piano, ovviamente, in maniera da ingannare (grazie anche al finto-lucchetto-comunale, in realtà vero-lucchetto-degli occupanti), chi dovesse (deve!) effettuare le verifiche per conto del Comune di Roma.
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