29/06/2021
Che la colpa fosse del calcare… lo sapevamo!
Sì, che la causa delle continue esondazioni della Fontana del Giglio fosse la presenza di calcare nelle tubature, lo sapevamo…ma quello che vorremmo capire è perché abbiamo dovuto aspettare più di dieci anni per vedere accolte le richieste provenienti dai frequentatori, dal Servizio Giardini e dalle stesse aziende che si occupano della pulizia delle fontane!
Quest’ ultime (e ne abbiamo conosciute diverse), le prime a rimanere mortificate: ogni volta, a pochi giorni di distanza dall’intervento degli addetti alla manutenzione, cominciava a formarsi una palude concentrica, un anello d’acqua che rendeva la fontana impraticabile, sporca e indegna della sua primigenia bellezza.
Da giovedì scorso, finalmente, si è passati all’azione e sono stati effettuati gli scavi necessari, rimosse le saracinesche arrugginite ed i tratti ostruiti…ma la parte più delicata dell’intervento deve ancora venire!
Con un trapano a trivella manovrato a velocità bassissime si interverrà sul calcare interno al tubo di smaltimento posto tra la camera di raccolta delle acque e la cascata dei cristalli (la prima del canale del Giglio, ovvero quella che si getta nel primo stramazzo ai piedi della fontana) perché troppo azzardato agire diversamente, visti i rischi che un’eventuale sostituzione della tubatura farebbe correre alla facciata monumentale.
Gli addetti ci hanno spiegato di aver bisogno di un giorno e mezzo per effettuare il lavoro ma che i tempi sono però legati alla tempestività dell’ACEA ATO2, già sollecitata più volte.
Nell’attesa, hanno riavviato un leggero flusso idrico in maniera di ridare almeno un po’ di ossigeno al canale ed al lago del Giglio, in secca da troppo tempo (a proposito, dopo la nostra pec di richiesta, anche l’altro laghetto quello del lato ovest è stato “riossigenato” con la riapertura dell’acqua. vedi> https://cutt.ly/MmuTZb7).
Pulita la vasca e restituita la forza ai getti che per anni e anni hanno cullato i frequentatori con il canto dell’acqua corrente e incantato con la lucentezza di gocce e zampilli…vedremo anche restaurato tutto il resto?
Se non si troveranno fondi (la Sindaca Raggi ha invocato recentemente una sponsorizzazione da 880.000,00 euro) dovremo aspettare qualche altra decina d’anni…e a quel punto, il calcare si sarà purtroppo bello che riformato!
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