01/04/2021
Chi è il responsabile di questa devastazione?
Ne sono responsabili gli animali selvatici che, aprendo fori alla base delle buste tirate fuori dall’apertura dei contenitori, ne spargono ovunque, all’esterno, il contenuto.
Topi, volpi, cornacchie, gabbiani… e non esiste ovviamente modo di farli rinunciare.
Come si potrebbe/dovrebbe procedere allora?
Lo abbiamo spiegato tante volte: allo stato attuale, il problema dei rifiuti dev’essere affrontato diversamente, responsabilizzando chi li produce e, in questo caso, i frequentatori che, dopo averli introdotti sotto altra forma (alimenti, pacchetti, buste, mascherine, guanti… eccetera) li smaltiscono all’interno di villa Pamphilj.
Dove non esiste possibilità di raccolta differenziata, dove i contenitori… centinaia di contenitori, sono sempre pieni, dove i giardinieri (l’AMA non opera nelle ville storiche) sono pochi e non possono oggettivamente essere impiegati quotidianamente e continuativamente a recuperare quanto lasciato da decine di migliaia di persone in 184 ettari di parco.
La stessa sostituzione degli attuali contenitori (di diversa tipologia ma quasi tutti ampiamente vandalizzati e danneggiati) con altri a chiusura ermetica, non risolverebbe i problemi sopracitati: molto meglio sarebbe ritirarli tutti e, come avviene in altre nazioni ma anche in realtà italiane più attente all’Ambiente, posizionare all’esterno di ogni ingresso (sono 12 quelli pubblici) delle aree per la raccolta differenziata riconducendo la responsabilità del loro svuotamento alla municipalizzata capitolina.
Tutto questo, presuppone comportamenti sociali differenti dagli attuali (tutti amanti dell’Ambiente e di villa Pamphilj ma… alla resa dei conti…), controlli esercitati seriamente ( e non come gli attuali… che anzi, non esistono affatto), decisioni amministrative improrogabili.
Sempre che si voglia realmente indirizzare questo Paese e la stessa Umanità verso la Transizione Ecologica… un gesto rivoluzionario, dice qualcuno.
Un gesto dovuto, da ciascuno di noi.
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