Chi pecora si fa… il lupo se lo mangia!


18/05/2018

Chi pecora si fa… il lupo se lo mangia!



Per questo, chiediamo ai nostri attuali Amministratori scelte coraggiose, visionarietà, progetti di qualità, bandi e approfittiamo della polemica in corso, per sottolineare come il Patrimonio rappresentato dalle ville storiche di questa Città sia in attesa di altro che non soluzioni così improvvisate.

Sul tema specifico, l’impiego delle pecore per mantenere bassa l’erba troppo alta in questo periodo, ci sembra unanime, da villa Leopardi, a villa Ada, da villa Borghese a villa Pamphilj, la risposta delle associazioni che si battono per la loro tutela.

Com’è evidente, anche noi siamo stati interpellati dalla giornalista Laura Bogliolo, coautrice dell’articolo pubblicato ieri sulla cronaca nazionale (particolare non irrilevante) del quotidiano “il Messaggero”: il nostro pensiero, aldilà dello stupore iniziale, è che questi preziosissimi animali non siano comunque idonei ad operare nelle aree Verdi storiche urbane (altro è il discorso per quelle rientranti nell’Agro romano) e ci rimane difficile immaginare l’area intorno alla fontana della Lumaca, realizzata dal Bernini, oppure il Giardino del Teatro di fronte al Casino del Bel Respiro sede di rappresentanza del Governo italiano trasformati in uno stabbio dalle pecore che brucano il prato.

Ci auguriamo anche la Sovrintendenza Capitolina sia dello stesso avviso e segnaliamo il disagio di chi, frequentando la villa, si trovasse a passeggiare e sdraiarsi tra gli escrementi (indubbiamente ottimi per concimare… se trattati), le zecche e le pulci.
Oppure ancora, dovesse girare alla larga delle greggi, presidiate dai cani pastore… tendenzialmente “difficili di carattere”, viste le responsabilità connesse al mestiere esercitato.

Ecco, a nostro avviso, sarebbe invece importante migliorare la comunicazione con i cittadini, spiegando le oggettive e disastrate condizioni dei vari gruppi del Servizio Giardini (municipali, comunali, delle ville storiche): quante volte abbiamo raccontato noi, e non l’Amministrazione, degli 8 + 1 part-time giardinieri di villa Pamphilj, del loro impiego ingrato in ruoli diversi dal proprio, dei mezzi privi di manutenzione, bocciati alla revisione, di quelli in prestito o in coabitazione con il XIII Municipio… delle riparazioni campali, con il personale che si reca dal ferramenta a comprare, di tasca propria, quanto serve?
Oppure, del personale ridotto a chiedere ad aziende private impegnate nei vari bandi (rete idrica, fogne, pulizia delle fontane, potature di lato fusto) interni ma anche esterni ed estranei alla villa una mano, una secchiata di cemento, il taglio di un tronco travolto dalla neve?
E’ successo l’altro ieri (cancelletto di via Vitellia) e tante altre volte prima.

Per villa Pamphilj, alcuni mesi fa, erano stati annunciati 2,2 milioni di euro… ce lo ricordava appena oggi un lettore: dove sono finiti, dove sono le idee, i progetti, gli uomini di cultura, l’istituzione di un’Autority, proposte sulle quali ci era sembrato veder convergere l’Assessore Pinuccia Montanari, il suo staff, la Commissione Ambiente ed il suo presidente Daniele Diaco?
Quali scelte sono state fatte, invece, in questi mesi?

Villa Pamphilj, le sue nobili sorelle, tutta la Città hanno bisogno di amministratori coraggiosi… di veri leoni!
Perché questa Città è ancora piena di lupi che, se non contrastati, si faranno un boccone di ogni pecora, sia di quelle inviate a pascolare nelle ville storiche, sia di chi, dismesso il proprio ruolo e fattosi pecora lui stesso, finirà facilmente nelle loro fauci!
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“Parte il “Piano Verde” per le ville storiche”>https://goo.gl/gwrN7P
“Villa Doria Pamphilj: una visione d’insieme… insieme!”>https://goo.gl/KKtRSp
“Bilancio di previsione 2018-2020: per le ville storiche 5,6 milioni di euro”>https://goo.gl/krwGmH

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