10/03/2014
Colpire al cuore degli interessi…
Questa mattina, una bella fetta di villa Doria #Pamphilj, una delle sue zone con maggior transito (campo da polo e zone limitrofe), è stata trasformata nel set di uno #spot pubblicitario.
Zona sequestrata e perimetrata, stand, autovetture senza autorizzazioni esposte parcheggiate sui prati, gruppo elettrogeno con cavo a spasso… paglioni bersaglio, archi e frecce, l’insegna di una pompa di benzina (?), una serie di grandi vasi con piante all’interno.
Domande:
– chi ha rilasciato le #autorizzazioni (accesso, sosta, occupazione, attività)?
– quali erano le condizioni di #sicurezza?
– chi-le-garantiva-come?
– in questi casi… chi-controlla-cosa tra le #Autorità municipali e/o cittadine?
– hanno pagato una tassa per le riprese?
– hanno pagato una tassa per l’occupazione suolo pubblico?
– hanno pagato una tassa per le pratiche di autorizzazione?
– quanto (e sempre che…)?
Molte delle attività svolte all’interno di villa Doria Pamphilj, non rispettano parecchi (talvolta nessuno) di questi parametri.
E non stupitevi se parliamo di quanto “dovuto” per l’utilizzo della villa: il #Comune piange miseria, quando in realtà sono davvero molte le attività a pagamento o che garantiscono un introito ai propri organizzatori mentre sfruttano come teatro, pista, scenario, location, la villa.
Anche attività accreditate come appartenenti all’area del no-profit… il cui svolgimento procura ogni volta, ai promotori, anche cifre di molto superiori ai 10.000,00 #euro.
Ripetiamo: chi-controlla-cosa?
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