Com’è che un fienile divenne un bar-ristorante: 1° parte.


09/12/2019

Com’è che un fienile divenne un bar-ristorante: 1° parte.



L’immagine di copertina mostra i lavori per la realizzazione di via Leone XIII (anni ’60) dove, evidenziato in rosso, è visibile un fienile.
Non era l’unica struttura presente lì, ma trattandosi di un vero e proprio insediamento agricolo, c’erano anche una vaccheria (poi trasformata in Centro Anziani) con un pianterreno riservato agli animali (per questo il fienile) e quello superiore abitato dal fattore e dalla sua famiglia.

Ancora, c’erano l’edificio di un fabbro-maniscalco ed una piccola fornace: il primo divenne a metà degli anni ’80 uno spogliatoio per atleti (affidato all’Associazione Amatori Villa Pamphilj), poi, dopo il sequestro giudiziario del 1992 trasformato in bagni mai aperti e affidati: poco dopo di nuovo trasformato, stavolta in bagni/spogliatoio, poi, nel 2017 sequestrato nuovamente… ed esattamente per gli stessi motivi del 1992.
La fornace venne invece smantellata negli anni ’90 e si trovava dove oggi sono i campi di bocce utilizzati dagli anziani.

Con estrema lungimiranza, il Comune aveva deciso di trasformare la vaccheria in Centro Anziani: un processo lungo e faticoso, come i lavori per realizzarlo, con gli anziani spostati per tutto il periodo nell’ex-chiesetta presente nell’angolo della villa che affaccia su piazzetta del Bel Respiro.
Stante il numero degli iscritti al centro (1400 è la cifra più recente che abbiamo), il fienile doveva esser destinato “ad attività motorie”, ovvero ginnastica e ballo (attività che all’interno del centro trovano ancora oggi difficoltà per l’esistenza di colonne).

I lavori si trascinavano e il fienile attendeva.
Attendeva circondato da una recinzione, fatta realizzare dal Comune di Roma negli anni ’80, il giorno successivo alla morte di una bambina travolta dal crollo di un edificio diroccato a villa Torlonia: dopo quel fatto i vigili urbani dei vari gruppi erano stati inviati nei parchi cittadini a bandellare tutti gli edifici nelle stesse condizioni… anche a villa Pamphilj.

Nei primi mesi del 1992 il fienile si animò improvvisamente e furono avviati palesi lavori di ristrutturazione: come scoprimmo in seguito, per la realizzazione di un bar ma, evidenziato dalle foto scattate e pubblicate dal quotidiano Corriere della Sera, privo delle necessarie autorizzazioni.
Curioso, per diverse settimane non se ne era accorto nessuno, Vigili Urbani, Servizio Giardini e XVI Circoscrizione (l’attuale XII Municipio) in testa.

Non fu l’unico sequestro di quel periodo (la Magistratura si era mossa dopo l’allarme sollevato dai lavori di sbancamento della valle dei Daini, e in seguito alla raccolta di firme per scongiurare il tentativo di Bettino Craxi di impossessarsi del Casino del Bel Respiro) e molte altre violazioni e relativi sequestri si aggiunsero velocemente.

Intanto, l’associazione sorta in difesa della villa si rese conto di come, dopo il sequestro del fienile, fosse stata lasciata la custodia cautelare alle stesse persone che avevano effettuato gli abusi (strano, vista la proprietà pubblica in uno spazio pubblico): dopo qualche anno, il condono edilizio ottenuto dietro il pagamento di una manciata di milioni di lire ce ne mostrò chiaramente il motivo.

La storia di quei “primi passi” verso la realizzazione di un prestigioso ristorante si concluse allora (ed oggi la prima parte) con i nostri tentativi di acquisire la documentazione del condono edilizio: per due volte ci recammo a chiederlo a norma di Legge, citando nomi dei titolari e protocolli… ma ogni volta ce ne venne negata l’esistenza.
Successivamente e solo attraverso l’intervento di Ivano Selli, giornalista dell’emittente TeleOro, che ci indirizzò ad una funzionaria che conosceva, ottenemmo l’intera documentazione richiesta… ovviamente corredata di quei nomi e dei numeri di protocollo precedentemente negati.
Tra i vari documenti ricordiamo perfettamente quello dove il funzionario di una ripartizione comunale (la X° Sovrintendenza Capitolina, ci sembra) aveva scritto: “la nuova destinazione (bar) non ci risulta in contrasto con la precedente (struttura per attività motorie del Centro Anziani)” e i lavori… decollarono!

… segue.
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