Com’è che un prato divenne area carico/scarico merci.


08/09/2018

Com’è che un prato divenne area carico/scarico merci.



Non solo, il muretto che corre lungo viale Sigrid Undset (viale rinforzato con sampietrini per rendere più agevole e di minor impatto l’accesso dei veicoli di servizio… purché autorizzati, ovviamente) venne parzialmente rimosso e mai ripristinato determinando quanto accade ogni giorno da allora (erano i primi anni 2000): quella breccia ricavata sul muro rappresenta per molti fornitori del Vivibistrot l’accesso di un prato trasformato in sosta per carico/scarico merci.

Dovete sapere che ci fu un tempo (ma c’è ancora) in cui villa Doria Pamphilj rappresentava semplicemente una serie di spazi da spartirsi, in particolare d’estate, quando le brutte copie di quell’Estate Romana pensata e lanciata da Renato Nicolini, servivano invece agli amici degli amici per tirare su qualche soldo.
Così, realizzati i fatiscenti lavori del Grande Giubileo del 2000, qualche anno dopo cominciarono a spuntare (per alcuni non era la prima volta, ché qui dentro avevano lavorato già ai tempi della Prima Repubblica) TIR, recinzioni, palchi, musica a tutto volume, spettacoli e concerti che, con il loro impatto distruggevano periodicamente alcune aree della nostra villa storica (mentre la tutela della Sovrintendenza Capitolina chissà dov’era finita).

In questo caso, un’area venne individuata nel prato che corre lungo via Leone XIII, con ingresso al civico n. 30, quello che appunto, salendo si chiama viale Sigrid Undset e… indovinate un po’ dove fu realizzato l’accesso al Grinzing Village (così si chiamava)?
Nel muretto… sì esattamente “NEL MURETTO” che venne preso a picconate e aperto così da favorire l’afflusso dei convenuti alle notti salsere, agli spettacolini, agli stand gastronomici e commerciali.
Il Comune di Roma avrebbe dovuto almeno chiedere il ripristino di quanto smantellato ma… figuriamoci, troppo disturbo per chi, la villa, utilizzava solo per far soldi.

Come succede ancora oggi: chiunque fa soldi sulle spalle (casali, viali, prati…) di villa Pamphilj, NON le dà nulla in cambio… anzi, in alcuni casi favorisce il protrarsi di danni inflitti tanti anni prima.
“Buongiorno, ci scusi ma… l’autorizzazione all’accesso?”
Risposta: “Vabbè, ma come faccio, devo portare su la roba al Vivibistrot”.
“Lo sa che lei dovrebbe parcheggiare fuori ed essere loro, nel caso, ad uscire con un carrello per recuperare quanto hanno ordinato?”
Risposta “Seeehhhhhhh… ”

E il prato e il muretto e le norme comunali continuarono così ad essere violate fino alla fine di villa Doria Pamphilj!

NB: le foto del 2005 sono scansioni delle originali su carta, di qui la loro scarsa risoluzione.
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