Crescono rigogliose le piante sulla… fontana del Giglio???


28/07/2014

Crescono rigogliose le piante sulla… fontana del Giglio???



Sì avete capito bene, sulla Fontana del Giglio. Parliamo di quella meraviglia progettata da Alessandro Algardi e Giovan Francesco Grimaldi che, così come sapientemente enuncia il sito della #Sovrintendenza Capitolina ai #Beni Culturali, “ E’ sormontata dal giglio araldico dei Pamphilj, insieme all’impianto di un vicino canale rettilineo, confluente in un lago di forma ellittica con isolotto al centro. Francesco Bettini, incaricato alla fine del Settecento di ammodernare il complesso, spostò la fontana in asse con la sottostante “via d’acqua”, arricchì il canale con cascatelle e zampilli e modificò, ampliandolo, il perimetro del lago. Il complesso monumentale è stato integralmente restaurato e rimesso in funzione nella primavera del 2004.”
Sì certo rimesso in funzione nel 2004, peccato che nel frattempo abbia acquisito qualche ospite un po’ “alieno”!

Ma andiamo con ordine.

La fontana, vero e proprio simbolo della villa (ha infatti al suo centro un bellissimo giglio, emblema della famiglia #Pamphilj) è spesso vittima di spiacevoli “episodi” per mano di alcuni insospettabili frequentatori.
Per prima cosa viene utilizzata come prova di “lancio con il sasso”: ci sono dei #bambini che arrivano, raccolgono i sassolini che si trovano nei paraggi e splash … un bel lancio nella vasca. Giochino divertente, ma non privo di conseguenze, come ad esempio quella di sporcare l’#acqua, otturare scarichi e graffiare la vasca. Ovviamente non è colpa dei pargoli, ma degli sconsiderati #genitori, i quali non solo non li fermano, ma anzi spesso li fomentano e se qualcuno dice loro qualcosa, la risposta è sempre quella, torva ed aggressiva: “Ma sono solo dei bambini, che male fanno!”…
E poi a “remare” contro la fontana ci sono anche i #vandali: più volte hanno infatti rotto o manomesso il tubo che permette alla vasca di riempirsi e di alimentare il canale sottostante. Il risultato è che lo scarico non funziona più, l’acqua ristagna e in poco tempo da trasparente diventa di colore verde marcio.
Per finire, non di rado, alcuni proprietari di #cani fanno fare il bagno nella fontana ai loro amici a quattro #zampe (ma qualche volta lo fanno pure gli “umani”!). Niente di grave certo, ci rendiamo conto che la calura è insopportabile per tutti, però… non è così che ci si comporta davanti ai monumenti, insomma si tratta pur sempre di una fontana storica, mica di una toilette!
Comunque, per farla breve, tutte queste cose messe insieme trasformano in men che non si dica la vasca della fontana in una sorta di #stagno.

Ed è a questo punto che intervengono (purtroppo sempre più spesso, vista l’inciviltà delle #persone) gli #operai addetti alla manutenzione fontane. Sono bravi, fanno sempre un buon #lavoro, dopo il loro passaggio la fontana ritorna come nuova… anzi no, quasi nuova.
Perché quasi, domanderete voi? Molto semplice, perché la fontana non viene mai, ripetiamo mai, pulita completamente.

Ed è proprio qui che torniamo alla parte “vegetale” della faccenda. Dovete infatti sapere che nella parte più alta della fontana, dove c’è lo zampillo d’acqua che riempie i due piccoli petali di pietra, ecco è proprio in questo luogo, alto e solitario, che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti uno strano fenomeno: nuove “entità” crescono libere e felici, abbarbicate con tutte le loro forze.
Sono delle verdi, foltissime piantine, e sono così tante che la fontana sembra quasi abbia un grande #fungo in testa, o anzi no, un “colbacco”, il tradizionale cappello russo!
Si insinuano, fanno breccia nelle micro fessure, fino a quando non mettono radici. Ma tutto quel #verde… cosa sarà mai? Muschi, Licheni o semplice insalatina? Non siamo degli esperti e quindi non possiamo azzardare una risposta certa, quello che però sappiamo è che a lungo andare la loro presenza può deteriorare la fontana tanto che potrebbe anche staccarsi qualche pezzo!

Ma allora perché la pulizia non viene effettuata anche nella parte superiore? Lo abbiamo chiesto agli operai e loro chi hanno risposto che non hanno il camioncino con il cestello, il solo mezzo utile per lavorare a quelle altezze in sicurezza. Ovviamente gli operai non hanno alcun potere decisionale, spetta infatti all’ufficio del Dipartimento Acque del #Comune di #Roma commissionare alla loro ditta l’uso di tale macchinario.

Indubbiamente tutto ciò avrà un costo maggiore rispetto la consueta manutenzione… ma allora caro Comune di Roma, perché non ti attivi per fare qualcosa? Pensi che la fontana del Giglio meriti di essere “mangiata”, seppellita dalle piante, e quindi fare una fine ingloriosa?
E’ facile parlare del patrimonio storico ed ambientale sui siti #internet, ma tutto ciò rimane solo uno #spot, un interessamento effimero, #digitale. Se si vuole preservare e tutelare #monumenti bellissimi come la #fontana del Giglio occorre agire veramente, ed anche in fretta, prima di perderli per sempre, sepolti magari da una rigogliosa vegetazione.
Vai al post FB>shorturl.at/bgsP2

Leggi anche:
“I vandali… e gli eroi della fontana del Giglio!”> http://tiny.cc/gjcpjx
“Il sito della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali”>http://tiny.cc/6ecpjx

Leave A Reply