Deep impact… a villa Pamphilj!


04/11/2018

Deep impact… a villa Pamphilj!



Questa è la situazione, con un percorso che salendo per San Pancrazio fino all’Arco dei 4 Venti, volge un’occhiata all’ingresso laterale (quello con lo scivolo), poi giù, costeggiando l’acquedotto Traiano Paolo e, attraversando il Giardino del Teatro, la lecceta devastata ai piedi del Campo Polo (la foto dell’ipogeo schiacciato da un albero in copertina è stata scattata qui), la Grande Pineta, viale 8 Marzo Festa della Donna, il Lago del Giglio (anche l’alberello della nostra amica volpe ed il salice di Arturo&Co. hanno ceduto) ci porta fino alla zona a ridosso di Donna Olimpia, dove la tempesta di lunedì 29 ottobre sembra essersi abbattuta con maggior forza che altrove.

Queste foto si aggiungono alle altre già pubblicate (goo.gl/SXL5rL) e mostrano una vera e propria devastazione, mai vista da quanto possiamo ricordare noi che la frequentiamo ancora oggi dopo l’apertura nel 1972.
Di nuovo oggi, viene da aggiungere, dopo sei giorni di chiusura durante i quali, con le poche risorse a disposizione (giardinieri, detenuti del progetto “Mi riscatto per Roma” e altri specialisti) l’Amministrazione ha portato avanti la messa in sicurezza di quanto più possibile.
Per questo tanti alberi sono ancora a terra, altri bandellati, i viali invasi da rametti e foglie… ma lo sforzo c’è oggettivamente stato e va riconosciuto. Soprattutto da coloro che, appena qualche settimana fa urlavano all’omicidio di alcuni pini abbattuti… perché morti, lo abbiamo spiegato (a chi non vuol comprendere) in decine, centinaia di righe.

Il patrimonio rappresentato dall’intera, nostra, Città ha bisogno di cure e Amore, perchè è innanzitutto “anziano”: centinaia di anni hanno molti alberi, centinaia o tantissimi di più, la maggior parte dei monumenti che si affacciano ad ogni suo angolo… esattamente come avviene a villa Doria Pamphilj.
Ma se non ricostruiremo il tessuto sociale, il rapporto ed il rispetto tra e dei suoi abitanti (tra noi frequentatori!), a poco servirà ogni intervento, peraltro sempre più limitato, sofferto, insufficiente.
Sembriamo non essere più in grado di controllare l’egoismo, la conflittualità, la partigianeria, le urla e la sguaiataggine… atteggiamenti inutili e nocivi, per chi dovrebbe invece trarre dalle proprie origini, dal privilegio e la responsabilità di chi dichiarava con orgoglio “civis romanus sum” ben altro insegnamento.

Principio che vale anche per chi ci governa, in ritardo su tanti interventi, in ritardo nella comunicazione, in ritardo continuamente con il senso della Realtà e, purtroppo talvolta, con la stessa Verità. E spesso diffidente nei confronti di cittadini e associazioni che, in certi casi, meriterebbero oggettivamente di esser ascoltate e non fatte “ricopiare” da certi millantatori messi a capo-tavolo di inesistenti progetti di recupero.
Il tempo migliorerà, e se vogliamo anche le condizioni di villa Pamphilj migliorino… dobbiamo migliorare innanzitutto noi, tutti, ciascuno il suo!
Vai al post FB>https://goo.gl/7fDDAV

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“Ordinanza chiusura del Sindaco di Roma”>https://goo.gl/E4z8Cx
“Villa Pamphilj… la devastazione è seria”> goo.gl/SXL5rL
“Per il maltempo è stata il chiusa al pubblico villa Pamphilj” > https://t.co/r8QpBikoSz

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